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Venerabile Giunio Tinarelli Laico

Festa: .

Terni, 27 maggio 1912 - Terni, 14 gennaio 1956


Giunio Tinarelli nasce a Terni il 27 maggio del 1912 da Alfredo e Maria Giorgini. Precocemente inserito nel mondo del lavoro a causa delle non brillanti condizioni economiche della famiglia, Giunio a 12 anni inizia a lavorare presso una tipografia dove anche il padre prestava la sua attività.
A 14 anni, lasciata la tipografia, entra in un’officina specializzata nella realizzazione di serrature e chiavi e, poco più tardi, grazie all’interessamento dell’ing. Mandrelli, fu assunto negli stabilimenti delle Acciaierie di Terni.
L’impegno e la serietà dimostrata nel lavoro, consentono a Giunio di fare un salto di qualità dal punto di vista professionale; infatti viene trasferito in un reparto altamente specializzato, dove si aggiustano le locomotive delle Ferrovie dello Stato. Un buon impiego, un futuro tutto da costruire, il progetto di mettere su famiglia; erano queste le basi che animavano il giovane operaio ternano. L’unico cruccio di Giunio era la mancanza di fede da parte del padre, un uomo tutto d’un pezzo con il quale i rapporti non furono sempre facili. Ma ben altre nubi si addensavano all’orizzonte.
Il 20 marzo del 1937, a causa di una forte influenza, fu costretto ad abbandonare il lavoro. Erano i prodromi di quella terribile malattia che inchioderà Giunio per 18 anni nel letto: la poliartrite anchilosante e deformante. La malattia ha un andamento progressivo e, nel 1940, anche le braccia perdono la loro funzione costringendo Giunio all’immobilità assoluta. La perdita dell’uso delle braccia scatena una forte crisi morale generando non poca disperazione. Ormai dipendeva totalmente dagli altri in tutto e per tutto; si rompe il fidanzamento e vanno in fumo i progetti matrimoniali. La vicinanza di un sacerdote, mons. Giuseppe Lombardi, fondatore dell’Oratorio di San Gabriele di cui Giunio fu socio attivissimo e animatore, riuscì a lenire l’enorme sofferenza del giovane operaio ternano che riacquistò in tempi brevi la serenità interiore.
Con l’aiuto di Dio e con il fermo proposito di valorizzare al massimo questa sua dolorosa condizione esistenziale, Giunio Tinarelli inizia la sua attività di “apostolo dei malati”.
Nel 1948 ridà vita alla Sottosezione UNITALSI di Terni e organizza un pellegrinaggio a Loreto a cui partecipano 60 malati. Sempre nel 1948, dal 17 al 25 settembre, va a Lourdes, un luogo importante che gli consentirà di entrare in contatto con Mons. Luigi Novarese ed il Centro Volontari della Sofferenza (CVS), il vasto movimento apostolico che opera congiuntamente con i Silenziosi Operai della Croce (SOdC).
L’1 novembre 1951, Giunio si consacra definitivamente nei SOdC di vita in famiglia, emettendo i tre voti evangelici privatamente.
L’entusiasmo e l’energia sprigionate da Giunio nel portare avanti l’apostolato con le persone sofferenti, gli consente di partecipare a tutte le iniziative organizzate dal CVS: dal 9 al 14 settembre 1952, partecipa al primo Corso di Esercizi Spirituali per ammalati presso il Santuario di Oropa.
Nel marzo 1953 viene nominato responsabile per il settore maschile dei Silenziosi Operai della Croce e nel settembre dello stesso anno, per la prima volta chiede, per “obbedienza”, la grazia della guarigione nella nascente casa per gli Esercizi Spirituali dei SOdC “Cuore Immacolato di Maria” di Re, vicino a Verbania.
Ma le condizioni fisiche, pian piano iniziano a scadere sempre di più, costringendo Giunio a ridurre drasticamente il suo impegno apostolico con i sofferenti.
Sabato 14 gennaio 1956, alle ore 18, Giunio ritorna alla Casa del Padre a 44 anni, dopo 18 anni di immobilità e di sofferenze inaudite che, tuttavia, non hanno impedito alle opere di Dio di compiersi in terra.
Il 23 novembre 1969 la salma viene traslata dal cimitero comunale alla Cattedrale di Terni ove tuttora riposa.
Il 25 aprile 1985 inizia il processo di beatificazione e, il 25 novembre 2001, la città di Terni dedica a Giunio Tinarelli un largo, vicino al Duomo, dove si affaccia l’Oratorio dedicato a San Gabriele dell’Addolorata, il luogo da cui Giunio iniziò a muovere i suoi primi passi verso la Patria Celeste.


Autore:
Felice Di Giandomenico

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Aggiunto/modificato il 2002-01-23

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