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San Fulgenzio di Otricoli Vescovo
Festa:
22 maggio
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Otricoli, Terni, VI sec.
Nella cittadina umbra di Otricoli, lungo la Via Flaminia, un'antica iscrizione racconta la storia del vescovo Fulgenzio. L'epigrafe, conservata in una chiesa, narra la sua scoperta del corpo di un martire e la costruzione di un altare in suo onore. Alcuni studiosi pensano che questo Fulgenzio sia lo stesso vescovo di Otricoli vissuto nel VI secolo, di cui parla Papa Gregorio Magno. Il papa racconta un miracolo compiuto da Fulgenzio. Durante la sua discesa in Italia, il re ostrogoto Totila arrivò a Otricoli. Il vescovo Fulgenzio gli offrì dei doni per cercare di calmare la sua rabbia e salvare la città. Ma Totila, adirato, fece arrestare il vescovo e lo fece mettere in un cerchio disegnato a terra, vietandogli di uscire. Fulgenzio soffriva per il caldo del sole, ma improvvisamente iniziò a piovere, lasciando però asciutto il punto in cui si trovava il vescovo. Questo prodigio convinse Totila ad ammirare il vescovo.
Emblema: Bastone pastorale
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Nella cittadina di Otricoli in provincia di Terni, posta sul percorso della via Flaminia, è conservata una antica iscrizione, che ricorda il suo vescovo Fulgenzio, il quale ritrovò il corpo del santo martire Vittore e gli costruì un altare; detta epigrafe è conservata ancora nella chiesa collegiata di S. Maria, già esistente nel XII secolo.
Alcuni studiosi identificano s. Fulgenzio con il vescovo di Otricoli, vissuto nella metà del secolo VI e che è ricordato da s. Gregorio Magno (535-604), nei suoi ‘Dialogi’. Il santo papa riferisce di un miracolo operato da s. Fulgenzio, narratogli da un vecchio chierico, ancora vivente quando scriveva la sua opera.
Totila re degli Ostrogoti dal 541 al 552, nella sua discesa in Italia, sconfiggendo i bizantini, passò per Otricoli e qui ricevé alcuni regali dal vescovo Fulgenzio, il quale cercava così di mitigare l’insano furore del re barbaro, affinché risparmiasse la popolazione di quella città.
Ma Totila, disprezzando l’omaggio, fece mettere sotto custodia il vescovo per sottoporlo poi a giudizio; i suoi incaricati lo posero così entro un cerchio tracciato sul terreno, proibendogli di superarlo.
Il vescovo soffriva per il caldo del sole cocente, da cui non poteva ripararsi, ma il tempo cambiò e cominciò a piovere a dirotto, ma il posto dov’era Fulgenzio rimaneva asciutto.
Il fatto fu riferito a Totila che trasformò il suo odio in ammirazione; questo miracolo è stato raccontato e raffigurato in tutte le opere agiografiche pervenutaci. La sua festa ricorre il 22 maggio.
Autore: Antonio Borrelli
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