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Beato Terenzio O'Brien Vescovo e martire
Festa:
30 ottobre
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Irlanda, 1601 - Limerick, 30 ottobre 1651
Discendente dagli antichi re d'lrlanda e nato a Limerick, a 21 anni divenne domenicano. Fu inviato a studiare in Spagna dove ricevette anche il sacerdozio. Ritornato in Irlanda fu più volte priore di alcuni conventi e poi provinciale. Nel 1647 divenne vescovo di Emly, dedicandosi interamente al bene spirituale dei suoi fedeli e difendendo coraggiosamente la Chiesa cattolica contro Cromwell che aveva occupato il paese. Nel giugno del 1651 i protestanti iniziarono l'assedio della città di Limerick ed egli incitò i suoi concittadini alla più strenua difesa e a conservare intatta la fede cattolica. Dopo alcuni mesi di assedio Limerick dovette arrendersi a causa della fame e della peste. Il b. Terenzio venne arrestato, quindi impiccato e poi decapitato.
Emblema: Bastone pastorale, Palma
Martirologio Romano: A Limerick in Irlanda, passione del beato Terenzio Alberto O’Brien, vescovo e martire, che, membro dell’Ordine dei Predicatori, posto a capo della Chiesa di Emly, si adoperò intensamente per l’assistenza agli appestati, ma arrestato dai soldati sotto il governo di Oliviero Cromwell, fu condotto al patibolo in odio al sacerdozio e alla fede cattolica.
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I beati Terenzio-Alberto O’Brien e Pietro Higgins nacquero entrambi in Irlanda nel 1601, ed entrambi entrarono nell’Ordine Domenicano nel 1622. Soffrirono il martirio per la costante fedeltà alla Chiesa di Cristo e al Papa. Ricusarono di riconoscere il Re d’Inghilterra come capo della Chiesa.
Terenzio Alberto O’Brian era un discendente diretto dell’antica e illustre stirpe dei Re d’Irlanda. Al suo nobile cuore brillò presto il fulgido ideale gusmano, e ancor giovane vestì il bianco Abito nel Convento di Limerik. Compiuti gli studi a Toledo, fu ordinato Presbitero nel 1627. Qui ricevette una più accurata formazione, sia nelle sacre scienze che nelle Leggi, oltre che nello spirito dell’Ordine. Tornato in Patria si distinse tanto nelle virtù e nel sapere, da essere più volte eletto Priore e Provinciale. Con tale titolo intervenne al Capitolo Generale di Roma nel 1644, dove ricevette il titolo di Maestro in Teologia. La fama del suo ardente zelo e della profonda dottrina giunse fino a Papa Urbano VIII il quale, ben sapendo quanto bisogno avessero quei popoli insidiati dall’eresia, di Pastori santi e coraggiosi, nel 1648 lo nominò Vescovo di Emly. Tornato in Patria il novello Vescovo non deluse le speranze del Pontefice e con indomito ardore si dedicò alla cura e alla difesa del suo gregge. Ma la prova non era lontana. L’empio eretico Ludovico Hirton cinse d’assedio la città episcopale, che però resistette eroicamente. Il crudele assalitore comprendendo allora che l’anima della resistenza era il Santo Vescovo Terenzio, e gli fece offrire in segreto una grossa somma di denaro, perché abbandonasse la città. Ne ebbe un nobile e sdegnoso rifiuto che costò la vita al povero prelato. Preso e condannato a morte, prima fece una calda esortazione al suo popolo, per poi, con animo lieto, offrirsi al carnefice. Era il 30 ottobre 1651.
Dio, dopo la sua morte lo onorò con prodigi.
Con altri quindici compagni che ricevettero il medesimo martirio tra il 1579 e il 1654, furono solennemente beatificati il 27 settembre 1992 da Papa Giovanni Paolo II.
Autore: Franco Mariani
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