Martirologio Romano: In località Santo Domingo Xagacía in Messico, beati Giovanni Battista e Giacinto de los Ángeles, martiri, che, catechisti, crudelmente percossi per essersi rifiutati di venerare idoli pagani al posto di Cristo, imitando la sua passione meritarono di ottenere il premio della vita eterna.
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Beati JUAN BAUTISTA e JACINTO DE LOS ANGELES, indios martiri I due indios zapotechi della Sierra di Oaxaca in Messico, Juan Bautista e Jacinto de Los Angeles, sono stati beatificati da papa Giovanni Paolo II il 1° agosto 2002, nella basilica della Madonna di Guadalupe a Città del Messico. Essi sono l’esempio più lampante di come si debba tenere fede al proprio battesimo di cristiani, rifiutando in questo caso, l’idolatria anche a costo della propria vita. La storia dei cristiani martiri, specie dei primi secoli è densa di figure, che hanno affrontato la morte nelle più strazianti forme, pur di non rinunciare alla fede cristiana da poco abbracciata e rifiutando i riti di devozione agli idoli dell’epoca. Così è successo secoli e secoli dopo con i due indios messicani oggi beati; nacquero intorno al 1660-63 a S. Francisco Cajonos (Oaxaca), erano dei semplici laici sposati, catechisti responsabili di una cappellania rurale, dirigevano il culto ed aiutavano il parroco; inoltre essendo cristiani maturi e di indubbia moralità e fede, avevano l’incarico di ‘fiscales’ cioè avevano il dovere di denunciare ai sacerdoti e alle autorità civili, ogni caso di spergiuro, immoralità, apostasia che venisse compiuto dalla popolazione. Giacché vi erano stati alcuni casi di idolatria fra gli indios già convertiti al cristianesimo, essi fecero la loro denunzia; la requisizione delle offerte rituali da parte dei militari, fece infuriare la popolazione che decise di incendiare la chiesa e il convento con i padri domenicani dentro, se non gli fossero stati consegnati i due ‘fiscales’. Il capitano comandante acconsentì e i due indios dopo aver ricevuto i sacramenti, per evitare danni ai padri si consegnarono nelle mani dei rivoltosi; furono frustati, ingiuriati e sollecitati ad abiurare il cristianesimo e ritornare ad adorare i loro idoli ancestrali; al loro diniego furono condotti nella località montuosa di S. Domingo Xagacía e qui uccisi a colpi di bastone e di machete, era il 16 settembre 1700; il monte del martirio porta ancora il nome di “Fiscal-Santo”. Papa Giovanni Paolo II, durante la cerimonia di beatificazione ha detto: “I due beati costituiscono un esempio di come, senza mitizzare i propri costumi ancestrali, si possa giungere a Dio senza rinunciare alla propria cultura, lasciandosi però illuminare dalla luce di Cristo, che rinnova lo spirito religioso delle migliori tradizioni dei popoli”. La festa liturgica è stata fissata al 18 settembre, al termine di una suggestiva cerimonia a cui hanno partecipato migliaia di indios delle varie etnie e provenienti da tutto il Messico.
Autore: Antonio Borrelli
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