954 - 1011
Nacque in Inghilterra nel 954. Divenuto benedettino nell’abbazia di Deerhurst, nel Gloucestershire, proseguì la carriera ecclesiastica come abate di un monastero a Bath e quindi, nel 984, come vescovo di Winchester. Nel 1006 fu nominato arcivescovo di Canterbury. Era molto amato dal popolo per la sua generosità ed umanità. Durante l’invasione danese del 1011 si rifiutò di fuggire e fu preso prigioniero. Non volle pagare il proprio riscatto con le elemosine raccolte per i poveri e per questo motivo venne ucciso a Greenwich. Fu bastonato a morte con le pesanti ossa di un bue che era servito ai pagani per un luculliano banchetto. Le sue reliquie furono conservate nella chiesa di San Paolo a Canterbury, fino all’avvento della riforma.
Martirologio Romano: Sulla riva del Tamigi presso Greenwich in Inghilterra, passione di sant’Elfégo, vescovo di Canterbury e martire, che, durante le cruente devastazioni provocate in città dai Danesi, offrì se stesso per il suo gregge e, avendo rifiutato di farsi riscattare con il denaro, il sabato dopo Pasqua fu percosso con delle ossa di pecora e infine decapitato.
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Le informazioni sulla nascita e la giovinezza di Elfego (o Elfege) sono frammentarie. Sappiamo che nacque intorno al 950 in una famiglia nobile del Wessex e che ricevette un'educazione eccellente, sia in ambito religioso che letterario. La sua formazione monastica presso l'abbazia di Glastonbury influenzò profondamente la sua spiritualità e il suo impegno per la Chiesa.
Nel 1006 Elfego fu consacrato vescovo di Winchester, carica che ricoprì con saggezza e zelo apostolico. La sua fama di uomo di Dio e di abile amministratore lo portò all'attenzione del re Ethelred II, che lo nominò consigliere e tutore del figlio Edmondo. In questo ruolo, Elfego si distinse per la sua integrità e per il suo impegno nella difesa dei diritti della Chiesa e del popolo.
L'invasione danese dell'Inghilterra nel 1011 sconvolse la vita di Elfego e del suo gregge. Durante un assedio a Canterbury, il vescovo fu catturato dai Danesi. Rifiutandosi di pagare il riscatto con le elemosine destinate ai poveri, egli si offrì come ostaggio per la salvezza del suo popolo. Dopo un lungo periodo di prigionia e torture, Elfego fu barbaramente lapidato e decapitato il 19 aprile 1012.
La morte di Elfego non fu vana. Il suo martirio rafforzò la fede del popolo inglese e lo elevò a simbolo di resistenza contro gli invasori. La sua fama di santo si diffuse rapidamente e la sua memoria fu venerata fin dai tempi immediatamente successivi alla sua morte. Nel 1023 il suo corpo fu traslato nella cattedrale di Canterbury, dove ancora oggi riposa.
Autore: Franco Dieghi
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