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Beata Rita Dolores Pujalte Sanchez Suora, martire in Spagna
Festa:
20 luglio
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Aspe (Alicante), Spagna, 19 novembre 1853 – Canillejas (Madrid), 20 luglio 1936
Le beate Rita Dolores Pujalte Sanchez e Francisca del Sagrado Corazon de Jesus Aldea Araujo sono due suore uccise durante la Guerra civile spagnola (1936-1939). In quel periodo la Chiesa pagò un enorme tributo: furono assassinati, infatti, 7mila tra religiosi, religiose e sacerdoti. Le due appartenevano alle Suore della carità del Sacro Cuore di Gesù, fondate nel 1877 in Spagna dalla venerabile Isabel de Larrañaga. Dopo di lei, Rita Dolores era stata la seconda superiora della Congregazione. Quando avvenne il martirio, il 20 luglio del 1936, le due si trovavano nel collegio di Santa Susanna a Madrid. Rita, ormai 83enne e cieca, veniva assistita da Francesca, infermiera 55enne. Fatta irruzione nell'istituto per ragazze povere, i rivoluzionari finsero, su preghiera delle consorelle, di risparmiarle. In realtà le caricarono su un camion, le portarono a Canillejas, un sobborgo della capitale, e le fucilarono. Nel 1940 i corpi furono riesumati e trovati incorrotti. Sono state beatificate insieme il 10 maggio del 1998. (Avvenire)
Martirologio Romano: A Madrid in Spagna, beate Rita dell’Addolorata del Cuore di Gesù Pujalte y Sánchez e Francesca del Cuore di Gesù Aldea y Araujo, vergini della Congregazione delle Suore della Carità del Sacro Cuore di Gesù e martiri, che, durante la persecuzione scoppiata nel corso della guerra civile, furono arrestate nella chiesa del Collegio dai nemici della Chiesa e poco dopo fucilate in strada.
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La Congregazione delle ‘Suore della Carità del Sacro Cuore di Gesù’, fondata nel 1877 in Spagna dalla venerabile Isabel de Larrañaga Ramirez, è stata presente con il tributo di sangue di alcune sue figlie, alla grande carneficina di religiosi e clero cattolici (quasi 7.000), che la Chiesa di Spagna, ha dovuto pagare durante la violenta e sanguinaria Guerra Civile del 1936-39. A questa Congregazione appartenevano le due suore Rita Dolores Pujalte Sanchez e Francisca del Sagrado Corazón de Jesús Aldea Araujo; la prima Rita Dolores fu l’immediata successore della Fondatrice alla guida della Congregazione, la seconda Francisca Aldea era infermiera volontaria per assistere l’ammalata superiora, entrambe spose di Cristo, subirono il martirio insieme. Rita Dolores nacque ad Aspe (Alicante) il 19 novembre 1853; lei e la sorella Luisa abbracciarono la vita religiosa nello stesso Istituto, nel quale entrò nel 1888 e nel 1890 fece i voti temporanei. Stimata da tutte per le sue doti e per la sua religiosità, fin dal 1891 occupò sempre posti di responsabilità nell’Istituto. La fondatrice prima di morire a Cuba nel 1899, suggerì alle sue figlie di nominare Rita Dolores come loro superiora, cosa che avvenne nel 1900 e confermata nella stessa carica per 28 anni consecutivi; nel 1928 la madre si ritirò nella Casa di S. Susanna di Madrid, dove la colse la persecuzione religiosa. Colta e dotata di grande sensibilità, di carattere fermo, attiva e dinamica, ispirava fiducia e gioia invitando alle virtù. Era molto caritatevole specie con le consorelle malate, che cercava di servire personalmente, portando sollievo e fiducia in Dio. Aprì collegi per insegnare alle ragazze, nelle zone più povere, promovendo l’educazione della donna, secondo i propositi della fondatrice; nella sua vecchiaia divenne punto di riferimento nel Collegio di Santa Susanna, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Nel luglio 1936 a Madrid la situazione era precipitata e in città si respirava un clima di paura, di imminente pericolo di persecuzione religiosa. La Comunità del Collegio di S. Susanna pur cosciente del pericolo, decise di rimanere per continuare ad avere cura delle orfane ricoverate; il 20 luglio i rivoluzionari assalirono il Collegio e abbattendo le porte, entrarono sparando. Le suore raccolte in preghiera nella cappella, si preparavano al peggio, la superiora pregò gli assalitori di lasciare libere l’anziana ottantatreenne e quasi cieca madre Rita Dolores e suor Francesca anch’essa malata, pur essendo più giovane. I rivoluzionari fingendo di aiutare le due religiose, le accompagnarono prima in un appartamento vicino; dopo due ore un gruppo di rivoltosi, tornò nell’appartamento prelevandole e trascinandole giù per le scale, le fecero salire su un furgone, conducendole in un sobborgo di Madrid, nel paesino di Canillejas; si avviarono in una strada solitaria, vicino al cimitero del paese, qui giunti le fecero scendere dal furgone e scaricarono su di esse diversi colpi di fucile; erano le 15,30 del 20 luglio 1936. La loro età e le malattie di cui soffrivano, non furono sufficienti a fermare la furia assassina dei persecutori, nel 1940 i cadaveri furono esumati per portarli al cimitero della Almudena di Madrid e a detta dei testimoni, i corpi conservavano ancora la flessibilità ed il colore di una persona vivente. A seguito della fama di santità delle due suore, nel 1954 i loro corpi incorrotti, furono traslati a Villaverde vicino Madrid e collocati nella cappella del loro Istituto. Il processo per la loro beatificazione si aprì nel 1954 e proseguì negli anni, fino al 1997 quando il papa approvò il martirio subito dalle due religiose. Per Rita Dolores e Francisca Aldea, il martirio fu il premio per la loro vita spesa al servizio degli altri e il soddisfacimento dell’ardente desiderio di versare il loro sangue per Cristo, come avevano espresso più di una volta. Papa Giovanni Paolo II le ha beatificate insieme il 10 maggio 1998 in Piazza S. Pietro; la loro ricorrenza liturgica è al 20 luglio.
Autore: Antonio Borrelli
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