Burgos, Spagna, 12 novembre 1627 - Tomhom, Guam (Marianne), 2 aprile 1672
Nato a Burgos nel 1627, entrò nella Compagnia di Gesù e sognò le missioni. Nel 1668 approdò a Guam, nelle Isole Marianne, per evangelizzare le terre pagane. L'opera di evangelizzazione incontrò l'opposizione di un guaritore cinese, Cocho, che accusava i missionari di avvelenare i bambini con l'acqua del battesimo. Per quattro anni, padre Diego viaggiò da un'isola all'altra, sostenendo i confratelli e donandosi al popolo Chamorro. Il 2 aprile 1672, venne ucciso da Matapang, un cristiano rinnegato, mentre soccorreva il suo giovane catechista Pedro Calungsod, anch'egli ucciso. I loro corpi, gettati in mare, divennero simbolo del loro martirio. Beatificati da Giovanni Paolo II, sono oggi venerati come primi apostoli e martiri delle Marianne.
Martirologio Romano: Nel villaggio di Tomhom nell’isola di Guam in Oceania, beati martiri Diego Luigi de San Vitores, sacerdote della Compagnia di Gesù, e Pietro Calungsod, catechista, uccisi crudelmente in odio alla fede cristiana e precipitati in mare da alcuni apostati e da alcuni indigeni seguaci di superstizioni pagane.
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È considerato l’Apostolo delle Isole Marianne, nell’Oceano Pacifico. Padre Diego Luis nacque nella nobile famiglia de San Vitores, a Burgos in Spagna il 12 novembre 1627.
Per gli alti incarichi affidati dalla corte al padre di Diego, la sua famiglia si trasferì a Madrid nel 1631, poi a Guadix (Granada) nel 1635 e di nuovo a Madrid nel 1638. Frequentò il Collegio dei Gesuiti di Madrid e giovanissimo entrò come novizio nella Compagnia di Gesù a Villarejo de Fuentes; nel 1634 a 17 anni emise i primi voti; fino al 1650 compì gli studi di filosofia e di teologia, venendo ordinato sacerdote il 23 dicembre 1651.
Fino al 1660 fu insegnante a Oropesa (Toledo), Madrid e Alcalà e in quell’anno finalmente poté realizzare il sogno della giovinezza e partire per le missioni, aveva 33 anni e così fu destinato, non in Cina come desiderava, ma alle Filippine, dove giunse via Messico, solo nel 1662.
In Messico stazionò per due anni dal 1660 al 1662, conquistandosi la stima dei confratelli missionari, rammaricati per la sua partenza da Acapulco; fu durante il viaggio marittimo dal Messico alle Filippine, che Diego ebbe un primo contatto con le Isole Marianne, allora chiamate Ladroni, nome messo da Magellano che le scoprì nel 1521; rendendosi conto che l’arcipelago non conosceva ancora l’evangelizzazione.
Perciò scrisse sia a Roma che in Spagna, a cui appartenevano, sollecitando l’invio di missionari nelle Isole e a Guam capoluogo, offrendo sé stesso per tale scopo. Il 10 luglio 1662 giunse al porto di Lampong nelle Filippine da dove proseguì, via terra per Manila.
Fino al 1667 svolse la sua missione sacerdotale nella Comunità di Taytay e poi come prefetto degli studi nel collegio di Manila. Nel 1665 giunse la disposizione del re di Spagna al governatore delle Filippine, di provvedere per un’imbarcazione al missionario e il 7 agosto 1667 padre Diego Luis de San Vitores, poté salpare non per le Marianne, ma per il Messico, diretto dal viceré di Spagna, che avrebbe dovuto fornirgli il materiale ed i mezzi necessari per avviare la missione, perché il governatore delle Filippine non aveva denaro per lo scopo.
Dopo tre mesi di sosta in Messico per raccogliere i fondi, il 23 marzo 1668 salpò per le Marianne, dove giunse nell’isola di Guam il 16 giugno 1668, accompagnato da un gruppo di confratelli gesuiti.
L’opera di evangelizzazione si propagò fra alti e bassi in tutto l’arcipelago, le conversioni affluirono numerose, nel contempo si ergeva una opposizione alla loro opera, da parte di un guaritore cinese, un certo Cocho, che sobillava gli indigeni cristiani, dicendo che l’acqua del battesimo era avvelenata e perciò i bambini morivano; in realtà alcuni bambini già gravemente ammalati erano stati battezzati e poi erano morti.
Ma questo bastò perché molti che si erano convertiti, si rivoltassero contro i missionari, diventando loro nemici. L’evangelizzazione delle Isole Ladroni poi Marianne, da parte di padre Diego, durò quattro anni, con frequenti spostamenti da un’isola all’altra per sostenere i suoi confratelli e con generosa dedizione alla gente dell’arcipelago.
Accompagnato dal giovane catechista filippino Pedro Calungsod, il 2 aprile 1672 si recò al villaggio di Tomhom nell’isola di Guam e avendo saputo che era nata una bambina al cristiano poi rinnegato, di nome Matapang, cercò di convincerlo a battezzarla, l’uomo reagì con violenza, rifiutò e recandosi al villaggio, cercò l’aiuto di un certo Hirao per ucciderli; anche quest’ultimo era un beneficiario della bontà dei missionari e in un primo momento rifiutò.
Nel frattempo, con il consenso della madre, padre Diego battezzò la bambina; avendolo saputo, si scatenò l’ira di Matapang che lanciò varie frecce, finché colpì al petto il giovane catechista Pedro, padre Diego accorse per dargli l’assoluzione, nel frattempo sopraggiunse Hirao che con un colpo alla testa finì il giovane e con la lancia uccise poi padre Diego.
I loro corpi spogliati e caricati su una barca, furono gettati nell’Oceano. Primi martiri e apostoli delle Marianne. Padre Diego Luis de San Vitores è stato beatificato il 6 ottobre 1985 da papa Giovanni Paolo II, il quale ha poi beatificato Pedro Calungsod Bissaja il 5 marzo 2002. - Festa liturgica per entrambi al 2 aprile.
Autore: Antonio Borrelli
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