† Houtem (Belgio), 775 ca.
Martirologio Romano: A Deventer in Frisia, nell’odierna Olanda, san Lebuino, sacerdote, che, monaco venuto dall’Inghilterra, si adoperò per annunciare agli abitanti di questa regione la pace e la salvezza di Cristo.
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Nonostante le incertezze sulle notizie della vita, esistono di lui varie raffigurazioni artistiche, prima fra tutte il grande quadro d’altare, dipinto da Pietro Paolo Rubens, oggi nel Musées des Beaux Arts di Bruxelles, dove s. Livino in abiti vescovili, subisce il martirio con l’estirpazione della lingua, che viene data in pasto ai cani, mentre nel cielo si scatena una tempesta che spaventa i crudeli assassini. La prima menzione di s. Livino si legge in una lettera dell’abate Othelbold di S. Bavone di Gent (nome fiammingo di Gand) in Belgio, che nel 1025 inventariava le reliquie del tesoro dell’abbazia, nominando s. Livino vescovo di Scozia ucciso presso Houtem in Belgio e da cui le reliquie nel 1007, furono traslate a S. Bavone di Gent. Il suo culto fu sostenuto dai monaci di S. Bavone, ma sembra uno sdoppiamento del culto di s. Lebuino patrono di Deventer morto nel 775. Nel 1050 fu composta una leggenda molto fantastica, secondo la quale, Livino o Lebuino avrebbe attraversato a piedi asciutti il mare dall’Irlanda - Scozia? all’Inghilterra e da qui in Belgio, morendo nel VII secolo. Della traslazione a Gent (Gand) del 1007, esiste una relazione scritta, mentre nel 1171 fu effettuata una ricognizione per sfatare le calunnie sull’esistenza delle reliquie, messe in giro dai monaci di S. Pietro di Gent, concorrenti con quelli di S. Bavone per il possesso di reliquie. Dal XII secolo s. Livino o Lebuino viene celebrato liturgicamente a Gent e compare in tre codici di Monaco e dal secolo XV il suo nome compare in vari ‘Martirologi’ storici dell’epoca, dai quali passò poi nel ‘Martirologio Romano’ al 12 novembre; nella moderna edizione egli è ricordato sempre al 12 novembre ma con il nome di Lebuino.
Autore: Antonio Borrelli
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