Suor Teresa Eletta Rivetti del cuore di Gesù nacque a Roma il 9 marzo 1723 da Filippo Rivetti ed Antonia Pomponi nella casa SS. Quierico e Giuditta. La madre, donna molto devota, per supplire al fatto che avrebbe voluto fare voto di verginità, promise di consacrare al Signore e alla Vergine i figli da lei nati, e si avvalse della mediazione di Santa Teresa, da cui il nome alla figlia, che fu battezzata il 19 maggio. Fin da bambina mostrò un'inclinazione non comune nell'amare il Signore e nell'esercitare le virtù, specialmente la carità, distribuendo ai poveri i soldi che le davano i genitori. In questo cammino iniziale fu seguita da Padre Piccioli. Il mercoledì fra l'Ottava di Pasqua del 1732, a nove anni, ricevette la Prima Comunione e fece voto di verginità nelle mani del confessore. La SS.Vergine le disse di averla accolta come figlia e che il suo divin figlio la prendeva come sposa "eletta". Il 19 giugno dello stesso anno ricevette il Sacramento della Cresima nella Basilica Lateranense. Dal momento che il Padre Piccioli era stato eletto Priore del Convento di Santa Maria Maggiore in Narni, la madre di Teresa, caduta malata, gli raccomandò la figlia, che allora aveva 14 anni. Il sacerdote pregò le monache Clarisse del Monastero di Santa Restituita di prenderla come educanda, e ciò avvenne il 29 giugno 1737. Fu accettata come Monaca Corale di Santa Chiara e vestì l'abito religioso a 16 anni. Il giorno della SS.Trinità, il 1° giugno 1739, e prese il nome di Suor Teresa Eletta del Cuore di Gesù. Il 14 giugno 1740 emise la Professione Religiosa. Poco tempo dopo, però, iniziò un periodo spirituale meno felice con fastidi e distrazioni nella preghiera. Il 1° gennaio del 1744, all'età di 20 anni, Teresa Eletta cadde in una grave malattia che in breve la ridusse agli estremi. Durante una notte le apparvero la SS.Vergine e San Domenico inducendola a deporre la freddezza con cui fino allora era vissuta. Dopo la visione Teresa Eletta incominciò a migliorare nel corpo e nello spirito, tanto che ebbe sempre più il desiderio di conformarsi allo Sposo Crocifisso e la sua vita fu un continuo progresso in tutte le virtù. Per il suo ardente desiderio di conformarsi al Crocifisso povero, fu da Lui insignita con le Sacre Stimmate, tra le quali si distingueva in modo particolare quella della parte del cuore, testimoniata visivamente da due consorelle, Suor Maria Teresa Marsiliani e Suor Angela Caterina, il 22 maggio 1751. Fu Maestra delle Novizie fino al 1758 e ricoprìl'ufficio di Abbadessa per nove trienni, dal 1762 al 1787. Da una lettera di suor Teresa Eletta scritta al Padre Spirituale, Padre Gregori, in data 17 gennaio 1751, si sa che anche la madre di Teresa entrò nello stesso Monastero della figlia. Suor Teresa Eletta morì il 19 maggio 1790, mentre ricopriva l'ufficio di Vicaria, all'età di 68 anni. Per ordine di monsignor Prospero Celestini, Vescovo di Narni, secondo un'antica consuetudine, fu tenuta esposta per tre giorni dopo la sua morte dentro lo stesso Monastero davanti alla grata grande che guarda la Chiesa, dove, con la partecipazione di tuttoil Capitolo della Cattedrale, furono celebrate le esequie solenni, alle quali partecipò moltissima gente sia della città di Narni che dei paesi circostanti, per mostrare la grande stima e il concetto di santità che avevano della clarisa. Fu sepolta il 23 maggio 1790 nella Chiesa del Monastero, sotto la grata che serviva alle monache da comunichino e successivamente ricoperta dall'altare di Santa Filomena. Il 18 giugno 1846 fu aperto il Processo di Canonizzazione ad opera dell'allora vescovo di Narni, monsignor Giuseppe Maria Galligaris. La prima riesumazione fu fatta il 20 giugno e dopo varie testimonianze e relazioni dei medici fu chiuso il Processo diocesano con la tumulazione del corpo il 26 agosto 1846. Il corpo della Serva di Dio venne tumulato nella camera ad uso di Coretto situata dietro l'Altare Maggiore del Monastero e dove nel 1846 esisteva il comunichino. Il Processo venne riaperto con la seconda riesumazione del corpo, il 10 settembre 1915. Teresa Eletta fu tenuta in gran concetto di santità anche durante la sua vita, non solo a Narni, ma anche nelle città vicine, per l'esercizio continuo delle sue eroiche virtù e per le varie grazie soprannaturali donatele dal Signore. I documenti che la riguardano, così come il crocifisso che le parlò e il ritratto che le fu eseguito per ordine dell'Abbadessa, sono ora custoditi nel monastero delle clarisse della SS.Annunziata a Terni.
Fonte:
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www.diocesi.terni.it
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