SOFIA e IRENE, sante, martiri. I Sinassari bizantini e i Menei commemorano al 17 o 18 settembre le due sante donne Sofia e Irene senza alcuna precisazione su di esse, sull'epoca e il luogo in cui vissero. Essendo la loro memoria direttamente collegata alla precedente, che commemora i "martiri" Eraclide e Mirone vescovi di Tamasos di Cipro, si può legittimamente concludere che, nello spirito dei sinassaristi, Dofia e Irene erano considerate anch'esse come martiri. Cosa, peraltro, che risulta dall'annuncio e dal distico con cui le annunciano i Menei. Nel distico, poi, si fa allusione alla loro decapitazione. In Occidente, C. Baronio fu il primo ad introdurre il culto di Sofia e Irene con la qualifica di martiri, nel Martirologio Romanoi, al 18 settembre. I Bollandisti, nel commento al Martirologio Romano, fanno notare che a Costantinopoli, nella chiesa di Santa Sofia, era annessa, come una delle dipendenze, la chiesa di S. Irene. Non è inutile sottolineare anche che, sempre al 17 settembre, nei Sinassari bizantini sono commemorate s. Sofia e le sue figlie, Fede, Speranza e Carità.
Autore: Joseph-Marie Sauget
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