Nato da nobile famiglia, dopo un viaggio a Roma, fu consacrato prete. Alla morte del vescovo di Milano, S. Castriziano, di cui fu fedele coadiutore, s. Calimero fu eletto dalla gente a succedergli. L’episcopato di S. Calimero si pone nel periodo che va dal 270 al 280. La tradizione vuole S. Calimero martire, in quanto gettato alcuni pagani in un pozzo dove trovò la morte. San Calimero è sepolto nella basilica a lui dedicata a Milano. Nel VIII secolo, nella cripta della basilica, le sue reliquie furono ritrovate in un pozzo, ancora oggi esistente, immerse nell’acqua. Un tempo in occasione della festa del santo, l’acqua del pozzo veniva distribuita ai malati. La chiesa milanese commemora il suo quarto vescovo martire il 31 luglio. Insieme agli altri santi vescovi milanesi, S. Calimero è festeggiato anche il 25 settembre.
Autore: Francesco Roccia
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