Scarse sono le notizie biografiche sul patrono di S. Benedetto al Tronto.
S. Benedetto potrebbe essere stato un soldato, forse di origini friulane come dicono alcuni storici, dell’esercito imperiale di stanza a Cupra, convertitosi al cristianesimo durante il servizio militare. La tradizione dice che S. Benedetto fu martirizzato sul ponte del torrente Menocchia nei pressi dell’antica Civita di Cupra. Era il 13 ottobre dell’anno 304, quando era imperatore Diocleziano.
Dopo il martirio, i cristiani del luogo provvidero a dare sepoltura al martire, costruendo un sepolcro nascosto, quasi una catacomba a cui accedervi senza esser visti dai pagani. Sulla tomba del martire fu murata una lapide, che in parte ancora oggi si conserva.
Dopo l’editto di Costantino, sulla tomba del santo fu ben presto costruito un piccolo sacrario (oratorio), presso il quale venivano a pregare molti del luogo richiamati dalla fama taumaturgica del santo, soprattutto contro le malattie della testa. Più tardi, nei pressi del piccolo oratorio fu costruita una pieve. La pieve divenne poi chiesa abbaziale. Nel 1698, con i rifacimenti della chiesa, l’altare del santo fu incluso all’interno della pieve. Così la tomba del santo non fu mai spostata dal luogo primitivo.
Nella chiesa abbaziale di S. Benedetto, situata nella parte alta della città di S. Benedetto del Tronto, vicino all’ingresso, vi è murata la lapide che la tradizione locale dice essere parte della lapide del sepolcro di S. Benedetto martire. La lapide dice che Benedetto fu deposto in pace all’età di 28 anni, il 13 ottobre sotto Diocleziano e Massimiano consoli. La lapide dice inoltre che nella stessa tomba fu poi sepolta anche la sorella di S. Benedetto, Frutta, morta all’età di 58 anni.
Solenni sono i festeggiamenti che gli abitanti di S. Benedetto del Tronto dedicano al loro santo patrono nel giorno della festa del 13 ottobre.
Autore: Francesco Roccia
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