Limoges (Francia), VI secolo – Attane (Limoges), 25 agosto 591
Martirologio Romano: Ad Attane nel territorio di Limoges in Francia, sant’Aredio, abate, che scrisse per il cenobio da lui fondato una saggia regola attinta dai precetti di vari istituti di vita monastica.
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Quello che più meraviglia è che s. Aredio è conosciuto con uno stuolo di nomi: Aredio, Aridio, Arigio; in francese è Yrièr, Yrieix, Héray, Ieairie, Séries. Il santo abate nacque a Limoges (Francia centrale) in un anno del primo quarto del VI secolo, dai nobili genitori Giocondo e Pelagia e fu educato dall’abate di Vigeois, Sebastiano. Della sua vita da giovane, si sa che fu inviato presso la corte del re di Austrasia, Teodeberto I († 547), a Treviri in Germania, dove fu cancelliere; qui fu notato dal vescovo Nicezio del quale divenne discepolo e quindi decise di darsi alla vita ecclesiastica, ricevendo la tonsura. Alla morte del padre, rientrò a Limoges, dove devolse la sua eredità e rendite, alla fondazione di chiese e per la ricerca di reliquie di martiri e santi. Poi Aredio raggruppò alcuni discepoli nel monastero di Attone (Haute-Vienne) da lui fondato presso Limoges e che diede poi origine alla città di Saint-Yrieix, professando una Regola ispirata a quella di s. Basilio e di s. Cassiano. Affidò l’amministrazione del monastero alla madre Pelagia, e poté così dedicarsi alla predicazione e all’apostolato nella provincia; fondò nuovi monasteri e andò in pellegrinaggio, sempre a piedi, alle tombe dei santi, specie a quella di s. Martino di Tours. Il vescovo storico Gregorio di Tours ha lasciato scritti molto particolari riguardo queste visite, che divennero celebri per i vari interventi miracolosi, che si verificarono contemporaneamente. Per il fatto di non essere sempre relegato fra le mura del monastero e di avere molte relazioni esterne, ebbe contatti con s. Radegonda fondatrice del monastero di S. Croce a Poitiers; fu stretto amico del poeta Fortunato († 576); partecipò ad una missione diplomatica presso il re d’Austrasia, Gontrano Bosòne († 587). Morì nel suo monastero di Attane il 25 agosto 591. Le notizie sulla sua opera ci sono pervenute dallo storico Gregorio di Tours (538-594) tramite la sua “Historia Francorum”. Il ‘Martyrologium Romanum’ riporta la sua festa liturgica al 25 agosto.
Autore: Antonio Borrelli
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