Puegnago, Brescia, 19 febbraio 1843 – Ronco all’Adige, Verona, 24 ottobre 1915
Nacque il 19 febbraio 1843 a Puegnago, sulla riva occidentale del Lago di Garda in provincia di Brescia, sesto di nove figli. A 16 anni entrò nel Seminario vescovile di Verona. Ordinato sacerdote nel 1865 a soli 22 anni, gli fu affidato l'incarico di vicereggente del Collegio vescovile di Verona. Nel 1877 gli fu assegnata la parrocchia di Ronco all'Adige (Verona), dove già all'arrivo trovò le minacce di un gruppo di massoni. Numerose le opere che nacquero dal suo impegno sociale e caritativo. Nel 1882 istituì il sodalizio delle «Ancelle della Carità di Santa Maria del Soccorso»; poi l'Asilo infantile gratuito, la Scuola di Lavoro, il Ginnasio parrocchiale, una Biblioteca Circolante. Nel 1884 fondò la Società Operaia di Mutuo Soccorso, per difendere i poveri dagli usurai e nel 1888 aprì il piccolo ospedale «Casa Ippolita». Nel 1893 aprì un ricovero per anziani e nel 1844 la «Cassa Rurale Cattolica». Per i laici nel 1882 istituì il Comitato parrocchiale uomini e l'Associazione madri cristiane. Nel 1894 fondò la Congregazione delle «Piccole Figlie di San Giuseppe». Morì il 24 ottobre 1915 a Ronco all'Adige. È beato dal 1989. (Avvenire)
Martirologio Romano: A Ronchi lungo l’Adige vicino a Verona, beato Giuseppe Baldo, sacerdote, che, dedito al ministero pastorale, fondò la Congregazione delle Piccole Figlie di San Giuseppe per l’assistenza agli anziani e ai malati e l’istruzione dei bambini e dei giovani.
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Giuseppe Baldo nacque il 19 febbraio 1843 a Puegnago, sulla riva occidentale del Lago di Garda in provincia di Brescia, sesto dei nove figli di Angelo Baldo agricoltore e Ippolita Casa ostetrica.
Degli otto fratelli ben sei morirono in tenera età, purtroppo la mortalità infantile era una piaga che ha segnato l’esistenza di tante famiglie fino a pochi decenni fa.
I suoi genitori, in particolare la madre, gli diedero un educazione morale e religiosa encomiabile; apprese l’avversione ad ogni forma di compromesso e la precisione nell’adempiere i propri doveri.
A 16 anni entrò nel Seminario vescovile di Verona, diocesi a cui apparteneva Puegnago, si distinse per l’esemplare comportamento, l’applicazione agli studi, lo spirito di pietà, l’ardore apostolico, per cui gli fu concesso dalla Santa Sede il permesso di essere ordinato sacerdote il 15 agosto 1865 a soli 22 anni.
Dopo una parentesi nel 1866 come vicario parrocchiale nel paese di Montorio (Verona), fu presto richiamato in Seminario, dove gli fu affidato l’incarico di vicereggente del Collegio Vescovile di Verona, incarico che tenne per più di dieci anni; dimostrandosi ottimo educatore e plasmatore di anime; scrisse un manuale di preghiere che fu anche stampato, inoltre omelie e regole disciplinari.
Dopo il lungo periodo di feconda opera al Collegio, chiese ed ottenne dal suo vescovo di potersi dedicare ad un campo più vasto, pertanto gli fu assegnata la parrocchia di Ronco all’Adige (Verona), ne prese possesso il 17 novembre 1877, quasi di nascosto per evitare lo scontro con il gruppo di massoni, che l’aveva minacciato di morte se avesse usata la consueta solennità nella cerimonia.
Cosciente e convinto che tutto quello che riguarda la promozione umana del popolo, deve essere pensiero e cura anche del parroco, convogliò ogni sforzo per la realizzazione di un vasto piano d’azione sociale e caritativa, diretto ad elevare ogni persona nei suoi bisogni temporali e spirituali.
Nel 1882 riunì delle donne per l’assistenza infermieristica gratuita a domicilio, in un pio sodalizio denominato “Ancelle della Carità di S. Maria del Soccorso”; istituì l’Asilo infantile gratuito, la Scuola di Lavoro e il Ginnasio parrocchiale, inoltre aprì una Biblioteca Circolante.
Nel 1884 fondò la Società Operaia di Mutuo Soccorso, per difendere i poveri dagli usurai e nel 1888 aprì il piccolo Ospedale “Casa Ippolita” dal nome della madre, per curare gli ammalati poveri e accogliere i vecchi abbandonati.Ancora nel 1893 aprì un ricovero per gli anziani poveri di Ronco all’Adige e dei dintorni e nel 1894 fondò la “Cassa Rurale Cattolica”, per concedere prestiti e depositi ad interessi convenienti; nel paese, terra di emigranti, piaga sociale del tempo in Veneto, diffuse un “Decalogo dell’emigrante”, precorrendo l’Enciclica ‘Rerum Novarum’ di papa Leone XIII.
In campo religioso, pose l’Eucaristia al centro della vita spirituale, divulgò l’Apostolato della preghiera, cominciò l’insegnamento della Dottrina Cristiana; nel 1879 riordinò la Confraternita del SS. Sacramento, istituì le Quarantore e rese di nuovo attiva la Compagnia della Dottrina Cristiana.
Per impegnare i laici nell’apostolato, nel 1882 istituì il Comitato Parrocchiale Uomini e l’Associazione Madri Cristiane; per i giovani volendoli formare alle virtù e alla devozione alla Madonna, istituì nel 1882 l’Oratorio femminile e nel 1885 l’Oratorio maschile.
Per poter provvedere adeguatamente alla gestione di tutte le opere assistenziali per i bisognosi, nel 1893 aveva chiamato a dirigere la “Casa Ippolita”, le Sorelle della Misericordia di Verona, le quali però dopo un anno si ritirarono, perché impegnate in un’altra istituzione femminile a Ronco.
A questo punto, come accadde a tanti fondatori e fondatrici, dovette istituire lui una nuova Congregazione; quindi il 13 ottobre 1894 diede inizio con alcune postulanti alla Congregazione delle “Piccole Figlie di San Giuseppe”.
Il 25 giugno 1897 le prime sette suore fecero la professione religiosa; come cofondatrice ci fu Clementina Ippolita Forante (1864-1928); scopo dell’Istituzione è l’assistenza agli anziani e agli ammalati e l’educazione dell’infanzia e della gioventù.
Dopo tanto logorante impegno e dopo 22 mesi di malattia dolorosa, il 24 ottobre 1915 padre Giuseppe Baldo morì a 72 anni a Ronco all’Adige.
Le sue spoglie mortali il 7 settembre 1950 furono traslate dal locale cimitero alla Cappella della Casa madre delle Piccole Figlie di san Giuseppe; il 24 ottobre 1955 si aprì il primo processo informativo diocesano per la sua beatificazione.
È stato proclamato beato il 31 ottobre 1989 a Roma, da papa Giovanni Paolo II; la sua celebrazione è il 24 ottobre.
Autore: Antonio Borrelli
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