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San Frontiniano Diacono e martire

Festa: 6 settembre

m. 23 ottobre 311


Le vicende della vita di San Frontiniano non sono del tutto documentabili storicamente e sono note attraverso il contenuto di un antica officiatura liturgica. Secondo il racconto riportato nelle letture, Frontiniano, vissuto nel IV secolo, era originario della cittadina francese di Carcassonne e, dopo aver compiuto degli studi, venne ordinato diacono. Con un compagno di nome Cassiano, intraprese un viaggio verso Roma per pellegrinare alla tomba degli apostoli, durante il percorso si verificano diversi prodigi. Frontiniano restituisce la vista ad un cieco, la parola ad un muto, attraversa il Rodano su di un relitto che miracolosamente fa riemergere dalle acque e ad Alba, in Piemonte, sulla strada del ritorno, scaccia il demonio da una nobile fanciulla della città. I genitori della giovane, grati per il prodigio operato in loro favore, si convertono al cristianesimo e si fanno battezzare dal santo. Il prefetto della città fece arrestare Frontiniano e lo condannò alla decapitazione, sentenza eseguita fuori le mura della città, il 23 ottobre del 311. Sul luogo del martirio, lungo la strada per Roddi nei pressi di una necropoli, sorse poi una celebre abbazia benedettina che venne intitolata al santo. Quest’ultimo dato cultuale sembra, in definitiva, l’unica notizia certa di tutto questo racconto, costruito attraverso l’assemblaggio di alcuni topoi agiografici che rendono difficile giungere alla vera storia del santo. L’abbazia conservava anche le reliquie del santo titolare che, nel corso del XV secolo furono traslate nella cattedrale all’interno delle mura, per opera del vescovo Alerino. Nelle visite pastorali del XVI secolo, è ancora ricordata la consuetudine, da parte delle donne albesi, di portare i bambini malati presso la chiesa del santo, dopo aver percorso il suo perimetro per nove volte, entravano e deponevano i fanciulli sull’altare ove erano un tempo custoditi i resti del santo e ne imploravano il soccorso. Questa pratica, guardata con sospetto dalle autorità ecclesiastiche per timore che degenerasse in superstizione, era sicuramente di antica origine, anche se non è possibile conoscere il motivo per cui il santo era ritenuto speciale protettore dei bambini. San Frontiniano, oltre ad essere uno dei santi protettori di Alba, è anche patrono di Sinio; ben tre sono le date in cui egli viene ricordato: il 23 ottobre, anniversario del martirio, il 6 settembre, giorno in cui il suo nome è riportato negli Acta Sanctorum, ed il 27 di aprile, quando la diocesi albese celebra la memoria della traslazione delle sue reliquie. Nell’iconografia egli è raffigurato con la dalmatica, veste propria del suo ministero diagonale, la spada e la palma simbolo del martirio.


Autore:
Damiano Pomi

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Aggiunto/modificato il 2005-03-30

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