La sua vita, ma soprattutto la sua fede di prima cristiana della Georgia, è strettamente legata all’opera evangelizzatrice della schiava Nino, proveniente dalla Cappadocia. La regina Nana, detta ‘l’Illuminatrice’, visse nella prima metà del secolo IV e la sua conversione è narrata da “La vita di santa Nino”, edita nella collana ‘Monumenti’. La prigioniera Nino, catturata dagli Iberi (Georgiani), in occasione di una loro incursione nelle varie province orientali dell’Impero romano, giunse a Mtzcheta l’antica capitale della Georgia Caucasica e prese a vivere nel parco del palazzo reale presso la famiglia del giardiniere. Era cristiana e conduceva una vita di castità, umiltà e preghiera e quanti la frequentavano, pagani ed idolatri, l’ammiravano senza comprendere; per spiegarsi le sue virtù e doti dicevano di lei “È una cristiana” e il nome le rimase, perciò è chiamata anche santa Cristiana. Operò suo malgrado anche dei prodigi, per cui la sua fama di guaritrice si diffuse ben presto, arrivando anche alla corte, dove la regina Nana consorte del re Mirian III della stirpe Sassanide, essendo molto malata, la mandò a chiamare. Ma la schiava cristiana non accettò l’invito, allora la regina Nana assalita da forti dolori, si recò personalmente nella povera casa del giardiniere, per chiederle la guarigione. Alla fine Nino cedette e la fece adagiare sul proprio modesto letto, rivolgendo a Dio una fervente preghiera. La guarigione arrivò prestissimo, per cui la regina Nana, per gratitudine volle offrire alla schiava preziosi doni, ma la santa rifiutò, accettando in cambio dell’oro e argento, la sua attenzione. Così cominciò l’insegnamento della fede cristiana da parte della schiava cristiana; alla fine della catechesi, Nino chiese alla regina ormai convertita, la costruzione di una chiesa. Il re Mirian III, accettò senza difficoltà la conversione della moglie, ma rifiutò la costruzione della chiesa, continuando a praticare i riti pagani. Ma le preghiere della pia regina, alla fine ottennero la conversione, avvenuta dopo una paurosa eclisse solare, che aveva terrorizzato i suoi uomini e i cavalli e che cessò dopo l’invocazione del nome di Gesù. Convertito al cristianesimo, re Mirian III insieme alla regina Nana divennero i grandi artefici dell’affermarsi della nuova religione nella grande Georgia predicata da Nino; per la loro opera apostolica, sono considerati nella Chiesa Georgiana “uguali agli Apostoli”. Il cristianesimo fu proclamato nel 337 religione di Stato, come alcuni anni prima era stato ammesso da Costantino il Grande (280-337) per l’intero Impero Romano. Santa Nana è ricordata il 1° ottobre insieme al suo santo sposo.
Autore: Antonio Borrelli
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