Esimio appartenente alla celebre Casa dei Vergini (Congregazione della Missione) di Napoli; dalla quale uscirono generazioni di sacerdoti missionari, detti anche ‘Vincenziani’, perché fondati da s. Vincenzo de’ Paoli (1581-1660). Salvatore Micalizzi nacque a Napoli il 5 novembre 1856 in una modesta famiglia, ma ricca di fede cristiana; durante un’epidemia di colera, che ricorrentemente funestava allora il Regno delle Due Sicilie, i suoi genitori morirono prematuramente e Salvatore dovette aiutare i fratelli impegnandosi in qualche lavoro, rimandando così la realizzazione della sua vocazione sacerdotale. A 20 anni nel 1876, entrò a far parte del cosiddetto “Chiericato interno”, presso la Casa della Missione di Napoli, dove vestì l’abito dei seminaristi del clero napoletano. Fu ordinato sacerdote il 23 settembre 1882 e per due anni fu impegnato nel ministero sacerdotale nell’archidiocesi di Napoli, poi nel 1884 entrò nella Congregazione della Missione, pronunciandovi i voti religiosi il 25 maggio 1886. Venne incaricato della formazione dei chierici e nel contempo fu impegnato nella predicazione delle missioni popolari, finalità primaria della Congregazione fondata da s. Vincenzo de’ Paoli. Per questi incarichi, dimorò presso la Casa di Napoli, come pure in quelle di S. Vito dei Normanni (Brindisi), Lecce, Bari, Taranto, nella carica di superiore; con la predicazione delle ‘missioni’ evangelizzò le popolazioni della Campania, Basilicata, Puglia, Molise, Calabria e Sicilia. Ma la sua ‘specializzazione’ erano gli esercizi spirituali al clero; per questo grande merito di santificazione sacerdotale, fu altamente stimato da papa s. Pio X, che lo volle come suo consigliere; tenne innumerevoli Corsi di Esercizi Spirituali a larga parte del clero del Meridione d’Italia, predicati nella Casa napoletana dei Vergini, acquistando una meritata fama di erudito, faro di luce spirituale, modello di vita sacerdotale. Morì santamente a Napoli il 14 ottobre 1937 a 84 anni; i suoi resti mortali riposano nell’atrio della Chiesa dei Vergini di Napoli. Dal 1957 è in corso la causa di beatificazione, attualmente in fase avanzata presso la competente Congregazione per le Cause dei Santi in Vaticano.
Autore: Antonio Borrelli
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