Egitto, † 307
In data odierna il Martyrologium Romanum commemora il soldato San Varo che, sotto l’imperatore Massimiano, visitando e confortando i sei santi eremiti tenuti in carcere in Egitto ed essendo morto il settimo, ne volle prendere il posto in prigione. Orribilmente torturato, meritò con i suoi sei compagni monaci di conseguire la palma del martirio.
Martirologio Romano: In Egitto, san Varo, soldato, che, sotto l’imperatore Massimiano, mentre visitava e confortava sei santi eremiti tenuti in carcere, volle prendere il posto di un settimo che era morto nell’eremo e, così, patiti insieme a loro crudeli supplizi, conseguì la palma del martirio.
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Ci sono più notizie riguardanti le fonti (Passio, menologi, menei, sinassari bizantini, ecc.) che riportano alternativamente e spesso in contraddizione fra loro, informazioni sui martiri egiziani di cui parliamo, che le notizie stesse. Al tempo di Massimiano Valerio (250-310) imperatore, il soldato Varo s’interessò della sorte di sei eremiti in Egitto, che erano stati imprigionati a causa della persecuzione in atto contro i cristiani. Sembra che in un primo tempo, gli eremiti fossero sette, ma uno di loro morì al momento dell’arresto nel deserto egiziano, oppure secondo altre fonti, morì durante la dura prigionia. Si sa comunque che Varo, che andava a confortarli, dichiaratosi cristiano, espresse il desiderio di sostituirsi al settimo eremita defunto; per questo venne immediatamente condannato ad essere flagellato e poi dilaniato con gli uncini, era il 307 ca. L’indomani fu il turno dei sei eremiti, dei quali s’ignorano i nomi; essi dopo aver rifiutato di fare sacrifici agli dei, furono sottoposti a svariati tormenti, in particolare ad una lunga e cruenta flagellazione, che procurò loro la morte. Altra fonte dice che essi dopo la flagellazione, furono condotti fuori la città per essere decapitati. Il culto di san Varo e dei sei eremiti è rimasto sconosciuto in Occidente, e i loro nomi assenti nei vari Martirologi medioevali; solo Cesare Baronio, li inserì al 19 ottobre nel Martirologio Romano, compilato nel XVI secolo, riferendosi ad un Menologio bizantino; bisogna aggiungere che alcune fonti greche, riportano che gli eremiti furono sette fino alla fine. Il corpo del soldato Varo fu raccolto da una pia donna di nome Cleopatra, che lo seppellì in luogo sicuro nella propria casa. Passata la persecuzione, ella ripartì verso la Palestina da dove era originaria, portando con sé segretamente le reliquie del martire, per le quali fece costruire una chiesa presso il Monte Thabor. In quello stesso luogo, Cleopatra fece seppellire suo figlio, morto poco tempo dopo, disponendo di essere sepolta lei stessa dopo la sua morte. I Menei ed i Sinassari bizantini, celebrano la loro memoria sia il 19 ottobre, sia il 25 ottobre.
Autore: Antonio Borrelli
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