Se il santo fondatore delle “Figlie della Sapienza”, Luigi Maria Grignion di Montfort, fu l’artefice della costituzione della Congregazione, in cui profuse il suo carisma, la beata Maria Luisa di Gesù Trichet, ne fu la reale organizzatrice e autentica cofondatrice, perché resse da sola per 43 anni, la responsabilità e la diffusione della benemerita Istituzione religiosa.
Maria Luisa Trichet, nacque a Poitiers in Francia, il 7 maggio 1684, quarta degli otto figli di Giuliano Trichet procuratore e Francesca Lecoq, genitori di grande fede, rettitudine e bontà.
In famiglia ricevette una solida educazione cristiana e culturale; a sette anni fu mandata dai genitori come alunna esterna, alla scuola retta dalle Figlie di Notre Dame a Poitiers, dove rimase fino ai 13 anni, ricevendo l’istruzione primaria per le ragazze di quel tempo; dalle suore acquisì una profonda devozione alla Madonna e una sensibilità caritativa.
A 17 anni, Maria Luisa Trichet incontrò il futuro santo, padre Luigi Maria Grignion di Montfort (1673-1716), fondatore nel 1705 dei Sacerdoti Missionari della Compagnia di Maria, che allora era cappellano dell’Ospedale Generale di Poitiers.
Fu un incontro di particolare grazia spirituale per Maria Luisa e che sarà determinante per il futuro della sua vita; padre Grignion divenne il suo confessore e visto la naturale disposizione della giovane a consacrarsi a Dio, le propose nel frattempo, di entrare immediatamente al servizio dell’ospedale.
Superando le difficoltà frapposte dai genitori, Maria Luisa riuscì a farsi ammettere come aiutante della superiora delle suore; nel 1702, sempre più desiderosa di farsi religiosa, fece una breve esperienza fra le Canonichesse di Sant’Agostino a Chatellerault, uscendone però per motivi di salute.
Ritornata a Poitiers, riprese ad essere guidata da padre Luigi Grignion di Montfort, il quale aveva in animo di fondare una Congregazione religiosa femminile, e ispirato, vedeva in Maria Luisa la persona basilare della nuova comunità.
Ma i tempi non sembravano ancora maturi, per cui non ne parlava alla giovane, rassicurandola soltanto che sarebbe stata una religiosa.
Ma col trascorrere del tempo, Maria Luisa avvertiva insistentemente il desiderio di entrare in convento e ripetutamente lo chiedeva al confessore. Padre Luigi Maria, acconsentendo alla fine, quasi per scherzo le disse: “Vieni a vivere in Ospedale”; era una proposta sconcertante, difficile e inconcepibile a quel tempo, specie per lei, figlia della ricca borghesia.
Maria Luisa non si fece troppi scrupoli e decise di aderire a quell’invito, solo che le difficoltà sorsero dall’amministrazione dell’ospedale, che non poteva assumere altre governanti; allora lei con gesto coraggioso, si rivolse al vescovo per una lettera di presentazione, utile per entrare nell’ospedale in “qualità di povera”, e per servire i poveri.
Con questo stratagemma, nel gennaio 1703 entrò all’Ospedale di Poitiers, accolta dal cappellano Montfort, che la introdusse nel cenacolo “Sapienza”, un’associazione da lui creata, che comprendeva una dozzina di povere ricoverate molto virtuose, che vivevano la spiritualità della Sapienza, tema trattato con amore dal Montfort.
E lì, in quell’ambiente di miseria e di difficoltà per lei, Maria Luisa Trichet, si preparò, guidata dal cappellano, nella preghiera e al servizio della carità, alla missione di cofondatrice preparata per lei.
Il 2 febbraio 1703, ricevette come prima suora, l’abito della nuova Istituzione, le “Figlie della Sapienza”, l’abito era di grossolana stoffa grigia, con l’aggiunta di due importanti elementi, il crocifisso sul petto e la corona di grossi grani al fianco, per non dimenticare mai Gesù e Maria.
Modificò altresì il suo nome in Maria Ludovica di Gesù; quell’abito della nascente Congregazione, lo portò da sola per 10 anni, senza una compagna; furono anni di duro lavoro, di costante adesione alla volontà di Dio, spesso non chiara, vissuta però sempre con viva fede, superando difficoltà ed ostacoli enormi.
Furono dieci anni di solitudine, di attesa e d’incertezza, dove lavorava con zelo e gesti di carità, ostacolata dalle gelose governanti e dal 1705, privata anche dell’aiuto del Fondatore, che dovette lasciare l’Ospedale a causa di intrighi. Maria Luisa di Gesù, ebbe la consolazione di una compagna solo nel 1714, con la venuta di Caterina Brunet (Suora della Concezione).
Un anno dopo, nel 1715, dietro insistenza del Montfort, Maria Luisa lasciò per sempre Poitiers e si trasferì con la consorella Caterina Brunet, a La Rochelle, per fondare una scuola per ragazze; e a La Rochelle, sorse la prima comunità delle Figlie della Sapienza, con l’aggiunta di due nuove aderenti Maria Regnier (Suora della Croce) e Maria Valleau (Suora dell’Incarnazione).
Nel frattempo il fondatore, dopo aver consultato suor Maria Luisa, compose la Regola della Congregazione, fatta approvare dal vescovo diocesano, il 10 agosto 1715.
Ma l’ancor giovane Fondatore Grignion di Montfort, ad appena 43 anni, morì il 28 aprile 1716, lasciando madre Maria Luisa sola responsabile della nascente Congregazione e del suo sviluppo.
Nel 1719, la superiora lasciò La Rochelle, cercando di fondare una Casa madre nella sua città natale di Poitiers, ma il tentativo fallì, allora si trasferì a Saint-Laurent-sur-Sèvre in Vandea, sempre con l’intento di fondare la Casa Madre e il Noviziato.
Non mancarono difficoltà da affrontare, ma con coraggio le superò tutte e nel giugno 1720, riuscì finalmente a formare una piccola comunità, nella cosiddetta “Maison longue”, riuscendo man mano a trasformare la fragile comunità iniziale, in una fiorente congregazione.
Infatti due anni dopo, il 16 dicembre 1722, furono ammesse a professare i voti quattro novizie, nel contempo venivano aperte altre Case.
Nei 23 anni, dal 1725 al 1748, la cofondatrice si impegnò in prima persona, in tutta una serie di fondazioni di Case, con lo scopo primario di servizio ai più poveri; che ricordava con l’esempio alle sue suore, che l’imitavano a loro volta nello zelo.
Non si può non ricordare la casa di Niort, fondata nel 1729, dove compì atti di eroismo e di carità, tali da essere denominata spontaneamente dai derelitti, “Madre-Gesù”; anche le sue suore si prodigarono per quei poverissimi, sino a dare la vita stessa; parecchie di loro morirono di stenti, tanto che fu detto: “Niort, tomba delle Figlie della Sapienza”.
Madre Maria Luisa di Gesù, governò da sola la Congregazione per 43 anni, fondò una trentina di Case, che si svilupparono e moltiplicarono dopo la sua morte; piccole comunità di suore, per l’educazione dei bambini poveri, visite e cura degli ammalati, mensa per i mendicanti, assistenza ai poveri reclusi.
Assisterono e curarono nell’Isola di Oléron, soldati e marinai ammalati,; per queste impegnative esperienze, le Figlie della Sapienza ebbero affidato il governo di grandi ospedali marittimi della Francia, seguendo il motto della fondatrice “Bisogna che ami Dio nascosto nel tuo prossimo!”.
Non mancarono a lei, le sofferenze delle incomprensioni, anche fra le stesse sue figlie spirituali; affrontò la prova con un vero amore della Croce.
La sua instancabile quarantennale opera, fu sempre appoggiata dai successori di Grignion di Montfort, i superiori dei Missionari della Compagnia di Maria (Monfortani), a cui è affidata la direzione spirituale delle suore.
Incredibilmente, madre Maria Luisa di Gesù Trichet, morì nello stesso luogo, mese, giorno ed ora, della scomparsa del Fondatore, il 28 aprile 1759, a Saint-Laurent-sur Sèvre, a 75 anni, dei quali circa 60 trascorsi al servizio di Dio e per i fratelli sofferenti.
E nella chiesa parrocchiale di Saint Laurent, fu sepolta accanto alla tomba del fondatore e da subito si diffuse la fama della sua santità.
Negli anni della Rivoluzione Francese, l’orda rivoluzionaria travolse una cinquantina di Figlie della Sapienza; il numero delle suore si assottigliò, riprendendosi solamente nell’Ottocento, quando le attività rifiorirono e l’assistenza riprese sempre più vasta, scrivendo delle belle pagine nella storia religiosa della Francia.
La Congregazione delle “Figlie della Sapienza”, fu approvata nel 1853 da papa Pio IX e confermata da Pio X nel 1904. Nel 1964, la Congregazione raggiunse i 5000 membri, con un’attività estesa nei 5 continenti, in una trentina di Paesi; negli anni successivi il calo di numero delle suore europee, è stato rimpiazzato con fresche leve venute dal Terzo Mondo.
Madre Maria Luisa di Gesù Trichet, è stata proclamata Beata da papa Giovanni Paolo II, il 16 maggio 1993 a Roma.
La sua festa liturgica è il 28 aprile mentre la Congregazione delle Figlie della Sapienza la ricorda il 7 maggio.
Autore: Antonio Borrelli
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