Aarle-Rixtel, Olanda, 3 novembre 1890 – Belo Horizonte, Brasile, 30 agosto 1943
Eustachio van Lieshout, sacerdote professo della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria (Picpus), fu dichiarato “venerabile” il 12 aprile 2003 ed è stato beatificato il 15 giugno 2006.
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Umberto Van Lieshout nacuqe in Olanda, presso Vila de Aarle Rixtel, il 3 novembre 1890. Attratto dall’integerrimo esempio di carità cristiana del Beato Damiano de Veuster, apostolo dei lebbrosi, nel 1915 entrò nella Congregazione dei Sacri Cuori, assumendo il nome religioso di Eustachio. Ricevuta l’ordinazione presbiterale quattro anni dopo, esercitò il suo ministero nella diocesi di Haarlem presso i rifugiato belgi, acquistandosi immediatamente la loro fiducia ed amicizia. Si adoperò per l’intronizzazione del Sacro Cuore nelle famiglie e fu solerte predicatore di esercizi spirituali. Dal 1924 approdò in Brasile, ove assunse l’incarico della direzione del santuario di Nostra Signora di Abadia Suja (odierna Romania) in diocesi di Uberaba. Il suo apostolato durò in tale luogo ben dieci anni, nei quali fu tangibile “la totale trasformazione di spirito del suo gregge”. Già allora la sua fama di parroco modello, padre e difensore dei poveri, era ben nota nei dintorni. Nel 1935 venne Padre Eustachio venne trasferito a Poà, parrocchia nei pressi di San Paolo. Fu sempre puntuale nella visita dei suoi parrocchiani ammalati e fece edificare una grotta in onore della Madonna di Lourdes. Incrementando la devozione verso Maria e San Giuseppe attirò una grande massa di fedeli e ben presto si iniziò a parlare di guarigioni miracolose verificatesi in tali luoghi. Nel 1941 le strade della cittadina erano ogni giorno stracolme di gente giunta per chiedere consigli e benedizioni al santo sacerdote. Sempre maggior clamore suscitava la sua figura ed i superiori ritennero opportuno trasferirlo in una località più tranquilla. Non appena giunto a Patrocinio, nei pressi di Minas Gerais, gli fu affidata la direzione spirituale della parrocchia di Cristo Re, a Belo Orizonte, ove rimase per diciassette mesi sino alla morte, spendendo ogni sue energia nelle più svariate attività parrocchiali: visita regolare degli ammalati, predicazione, esercizi spirituali, confessioni anche notturne e la ricostruzione della chiesa parrocchiale. Dopo appena quattro giorni di malattia, spirò improvvisamente il 30 agosto 1943. Il suo spirito apostolico, la sua bontà paterna e le virtù sacerdotali, da lui egregiamente vissute, gli conquistarono una grande fama di santità, in particolare nei luoghi del Brasile ove aveva operato. Nel 1963 fu introdotta a Roma la causa per ottenere la sua elevazione agli onori degli altari ed il processo ordinario fu aperto il 27 settembre 1966; fu dichiarato “venerabile” il 12 aprile 2003 ed è stato beatificato il 15 giugno 2006.
Autore: Fabio Arduino
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