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Beato Giovanni Saziari Terziario francescano

Festa: 21 aprile

1327 circa - Cagli (Pesaro), 21 aprile 1371

Il beato Giovanni Saziari, laico della diocesi di Pesaro, agricoltore, vestì poi l’abito del Terz’Ordine Francescano. Nella chiesa di San Francesco in Cagli, presso l’altare della Madonna della Neve trova degna collocazione dal 1642 l’urna lignea contenente le sue spoglie. La “Concessiones Missae et Officii” propri del beato è avvenuta il 9 dicembre 1980 da parte del papa Giovanni Paolo II.

Martirologio Romano: A Cagli nelle Marche, beato Giovanni Saziari, religioso del Terz’Ordine di San Francesco.


Nel 1287, durante una cruentissima battaglia tra guelfi e ghibellini, l’antichissimo borgo di Cagli venne quasi totalmente incendiato. Sorgeva arroccato sul Monte Petrano, ma due anni dopo gli abitanti decisero di spostare il centro delle attività cittadine nel pianoro sottostante. Qui, qualche decennio dopo, visse il beato Giovanni Saziari.
Nato intorno all’anno 1327, condusse una vita semplice, dividendo il suo tempo tra il lavoro dei campi e la preghiera. Non si sposò, non ebbe figli, ma era amato da tutti. Aveva un carisma certo non ordinario. Si fece terziario francescano volendo così seguire l’insegnamento e l’ideale di vita del santo di Assisi. Morì tra il 1370 e il 1372, lasciando ai suoi concittadini uno straordinario esempio di santità vissuto nella modestia della vita quotidiana. Il Signore, per intercessione del pio contadino di Cagli, rispose alle preghiere dei suoi devoti, concedendo grazie e miracoli. Si verificarono subito dopo la morte e la loro memoria venne tramandata attraverso le iscrizioni della lapide sepolcrale. In particolare, il suo celeste aiuto si fece sentire durante una terribile pestilenza. Dell’arca marmorea, eseguita dal maestro Antonio di Cagli, la parte anteriore è oggi murata nei pressi dell’altare in cui sono custodite le sue reliquie. Un notaio di Imola, nel 1374, registrò ufficialmente alcuni miracoli. In un antico documento del 1441 è già chiamato beato.
Giovanni è sepolto nella chiesa di S. Francesco, la più antica dell’Ordine francescano nelle Marche. Nel 1642 fu posto in un’arca lignea. Delle reliquie furono fatte due ricognizioni, nel 1764 e nel 1849. Nella Curia di Cagli, oggi unita a quella di Fano, con Fossombrone e Pergola, è conservata la documentazione del processo di beatificazione che vide la conferma del culto locale solo nel 1980, considerata la venerazione che gli è stata ininterrottamente tributata nei secoli. La festa del beato, ancor’oggi familiarmente chiamato il beato Giovannino, è fissata al 21 aprile.


Autore:
Daniele Bolognini

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Aggiunto/modificato il 2007-09-10

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