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Santi Massimo, Dada e Quintiliano Martiri
Festa:
28 aprile
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III sec.
La "passio" greca narra il martirio di Massimo, lettore cristiano, e dei suoi discepoli Quintiliano e Dada, avvenuto nel 286 d.C. sotto l'imperatore Massimiano e Diocleziano. Arrestati nel loro possedimento di Ozobia e condotti a Durostorum, in Mesia, i tre santi professarono irremovibile fede dinnanzi ai proconsoli Tarquinio e Gabinio, subendo la condanna capitale il 28 aprile. La loro memoria liturgica, inizialmente celebrata il 13 aprile nei menei bizantini, si fissò al 28 aprile nei sinassari, mentre il 2 agosto commemorava l'invenzione e la traslazione delle reliquie a Costantinopoli. Solo in tempi recenti i loro nomi entrarono nel Martyrologium Romanum ad opera del Cardinal Baronio.
Martirologio Romano: A Silistra, in Mesia, nell’odierna Bulgaria, santi Massimo, Dada e Quintiliano, martiri durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano.
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La “passio” greca pone il martirio dei santi Massimo, Quintiliano e Dada nel secondo anno dell’imperio di Massimiano e Diocleziano (286) presso l’intica Durostorum in Mesia, sulla sponda settentronale del Danubio, odierna Silistra in Romania.
Massimo era lettore, mentre Quintiliano e Dada erano i suoi discepoli prediletti. Furono denunciati in quanto cristiani ed arrestati nel loro possedimento, forse in realtà di proprietà del solo Massimo, presso Ozobia e condotti a Durostoro. Furono incarcerati e solo il giorno seguente, alla presenza dei due proconsoli Tarquinio e Gabinio, nonché del notaio Magniliano, ebbe luogo l’interrogatorio che vide però i tre santi irremovibili nella loro fedeltà alla fede cristiana anche dinnazi ad esplicite minacce. Ricondotti in carcere, solo con la terza udienza del loro processo si giunse alla condanna capitale, che venne eseguita presso Ozobia il 28 aprile.
Proprio in tale anniversario i tre martiri vennero presto commemorati dai sinassari bizantini, benché i menei ne anticipino la memoria al 13 aprile. Le loro reliquie, andate perdute, furono miracolosamente rinvenute grazie all’intervento di un angelo e traslate a Costantinopoli nella chiesa della Theotokos. Sempre in Oriente si commemora anche questo doppio evento, cioè invenzione e traslazione delle reliquie, al 2 agosto. In Occidente solo in tempi relativamente recenti, ad opera del Card. Baronio, i nomi dei tre santi comparvero nel Martyrologium Romanum.
Autore: Fabio Arduino
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