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Slupsk, Polonia, 11 marzo 1915 – Dachau, Germania, 27 novembre 1942
Seminarista polacco, cadde vittima dei nazisti in odio alla sua fede cristiana. Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 lo elevò agli onori degli altari con ben altre 107 vittime della medesima persecuzione.
Martirologio Romano: Nel campo di prigionia di Dachau vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Bronislao Kostowski, martire, che, durante l’occupazione militare della Polonia in guerra, sottoposto in carcere a crudeli supplizi conseguì la palma del martirio.
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Bronisław (Bronislao) Kostkowski nacque il giorno 11 marzo 1915 a Slupsk in Polonia.
I suoi genitori Mateusz Wladyslaw e Maria Wiśniewska originari di Piatkowo vicino a Kowalewo Pomorskie dapprima trasferitisi a Slupsk, dopo la prima guerra mondiale si stabilirono a Bydgoszcz, dove, il giorno 1 settembre 1922, Il giovane Bronislao iniziò a frequentare la scuola elementare pubblica.
Nel 1926 si iscrive alla scuola secondaria a Grodzka, assumento in quel periodo la carica di presidente della confraternita mariana di Bydgoszcz.
Sentita la vocazione al sacerdozio, dopo la maturità scientifica, nell'ottobre 1936 decise di entrare entrò nel seminario teologico di Wloclawek.
Il 7 novembre 1939, insieme al vescovo Michal Kozal, rettore del seminario, a Franciszek Korczyński e ad altri 21 ex allievi, fu arrestato dalla Gestapo.
Tutti gli arrestati furono imprigionati in una prigione di Włocławek, dove le condizioni carcerarie erano molto dure.
Quando i nazisti si resero conto che era nato a Slupsk, nel Reich, gli offrirono l’unica condizione possibile: se si fosse dimesso dalla condizione sacerdotale lo avrebbero liberato.
Bronislao, rifiutò categoricamente questa prospettiva sapendo bene quali erano le conseguenze di tale scelta.
Dopo la sua decisione di non rinunciare in alcun modo alla sua vocazione, i nazisti lo portarono nella prigione di Lad.
Il 26 agosto 1940 fu trasferito a Specjlin; due giorni dopo fu inviato
al campo di concentramento di Sachsenhausen e successivamente il 14 dicembre dello stesso anno venne trasferito a Dachau e registrato con il numero 22828.
In una delle lettere che sino rimaste, Bronilaso aveva scritto alla sua famiglia che “preferiva la morte piuttosto che ignorare la chiamata con cui Dio mi ha onorato”.
Questa volontà la confermerà in un’altra lettera inviata ai suoi genitori: "Sono preparato al peggio. Mi sono reso conto quando sono entrato in seminario che quando è necessario, devi sacrificare la tua vita a Dio. Non esiterò a darla per Dio e la Patria. La volontà di Dio è fatta. Siate calmi e orgogliosi ... Volevate avere un figlio prete, e perché non dovreste sacrificarlo a Dio? ".
Il clima del campo, il trattamento crudele dei prigionieri, la fame costante e le azioni di tormento dei torturatori nazisti gli provocarono un rapido sviluppo della tubercolosi. Morì di stenti nel campo di Dachau il 27 settembre 1942.
Bronisław (Bronislao) Kostkowski è stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II a Varsavia il 13 giugno 1999 nel gruppo dei 108 beati martiri.
Il 12 marzo 2005 a Slupsk, nel novantesimo anniversario dalla sua nascita, alla presenza dei suoi familiari, si è svolta una cerimonia pubblica per posizionale una targa, dove il beato Bronislao Kostkowski è stato dichiarato patrono della città, a seguito della decisione del consiglio comunale del 28 aprile 2004.
Prima di tale iniziativa l’amministrazione pubblica aveva cambiato denominazione alla piazza Grunwaldzki decidendo di intitolarla a Bronislavo Kostkowski.
Autore: Mauro Bonato
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