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San Vigor Vescovo
Festa:
1 novembre
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† 537 circa
Nacque nella regione dell'Artois, Francia settentrionale e visse, siamo nel VI secolo, durante la dominazione del re Childeberto I. Sarebbe stato educato ad Arras da san Vedasto, maturando la vocazione al sacerdozio. Temendo la disapprovazione paterna, si rifugiò con un compagno nel villaggio di Ravière, nei pressi di Bayeux dove i due predicarono e istruirono la popolazione locale. Ordinato sacerdote, allargò la sua predicazione e nel 513 fu nominato vescovo di Bayeux. Scoprendo che parecchi tra il popolo erano ancora pagani, distrusse l'idolo di pietra che veneravano su una collina e lo sostituì con una chiesa. Quel luogo fu ribattezzato «Collina dell'Unzione». Vigor morì nel 537 circa e fu sepolto nel monastero di Saint-Vigor-le-Grand da lui fatto edificare nella zona. Anche in Inghilterra i normanni dedicarono chiese alla sua memoria. (Avvenire)
Martirologio Romano: A Bayeux nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Vigore, vescovo, che fu discepolo di san Vedasto.
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San Vigor nacque nell’Artois, nella Francia settentrionale, e visse durante il regno del sovrano franco Childeberto I, nel VI secolo. Secondo una breve Vita redatta in latino nell’VIII secolo, Vigor fu educato ad Arras da San Vedasto, maturando così la scelta del sacerdozio. Temendo la disapprovazione del padre alla sua scelta, si ispirò allora al concetto della “peregrinatio” monastica, a quel tempo assai popolare, e fuggì con un compagno nascondendosi nel villaggio di Ravière, nei pressi di Bayeux. Nonostante la loro condizione di clandestinità, i due predicavano ed istruivano la popolazione locale. Ricevuta l’ordinazione presbiterale, Vigor ampliò enormemente la portata della sua attività e nel 513 divenne infine vescovo di Bayeux. Scoprendo che parecchi tra il popolo ancora erano pagani, distrusse l’idolo di pietra che veneravano su una collina nei pressi della città e lo sostituì con una chiesa. Tale luogo fu ribattezzato “Collina dell’Unzione”. Il conte Bertulfo, assai adirato per l’accaduto, tentò di riappropriarsi del sito, ma cadde da cavallo rompendosi il collo e tale incidente fu interpretato quale intervento divino in difesa del luogo da poco consacrato. Il santo vescovo morì infine nel 537 circa e fu sepolto nel monastero di Saint-Vigor-le-Grand da lui fatto edificare nella zona. Successivamente le reliquie furono vendute clandestinamente all’abate di Saint-Riquier ed il suo successore curò la pubblicazione della Vita. Anche in Inghilterra i normanni dedicarono due o tre chiese alla sua memoria.
Autore: Fabio Arduino
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