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1895 - 1936
Martirologio Romano: Nel villaggio di Carcaixent nel territorio di Valencia sempre in Spagna, beato Germano (Giuseppe Maria) Garrigues Hernández, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e martire, che, nel corso della medesima persecuzione contro la fede, vinse i supplizi del corpo con la sua preziosa morte.
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Il P.Germán nacque a Carcagente (Valencia), nel seno di una famiglia cristiana, il 12 febbraio 1895. Fu battezzato lo stesso giorno della nascita nella parrocchia di Nuestra Señora de la Asunción di Carcagente e ricevette la Confermazione il 22 luglio 1912 da Mons. Fr. Atanasio Soler Royo, debitamente autorizzato dall’arcivescovo della diocesi. Nella famiglia di D. Juan Bautista Garrigues e di Donna María Ana Hernández nacquero otto figli, tre dei quali divennero cappuccini come il nostro José M. Fece i suoi primi studi nel Seminario serafico dei Cappuccini a Monforte del Cid; entrò nell’Ordine cappuccino, vestendo l’abito il 13 agosto 1911; emise la professione temporanea il 15 agosto 1912 e quella perpetua il 18 dicembre 1917. Mons. Ramón Plaza lo ordinò sacerdote a Orihuela il 9 febbraio 1919. I Superiori lo destinarono alla formazione e all’insegnamento; e allo stesso tempo lavorò nell’apostolato. Dice P. Domingo Garrigues, cappuccino, che “disimpegnò le cariche di Vicemaestro dei novizi e di professore di una scuola primaria ad Alcira. S’impegnò specialmente nell’apostolato del confessionale, degli infermi e anche della catechesi ai bambini della scuola”. Molti di quelli che lo conobbero parlano di lui come di un religioso fedele alla vocazione, fervoroso nella preghiera e molto caritatevole: Tra i fedeli - dice la sorella Mercedes Garrigues - come pure tra i fratelli di religione godeva di fama molto buona per il suo carattere gioviale, per la sua carità e il suo candore. Erano soliti dire: ‘E’ un angelo’. Dagli stessi religiosi udii dire che era un religioso molto osservante di tutte le Regole e Costituzioni francescano-cappuccine”. “Le sue qualità più rimarchevoli - afferma suo fratello, il Sig. Francisco Pascual Garrigues - erano la sua profonda pietà e l’attrattiva che esercitava sui giovani, senza che gli si possa riconoscere alcun difetto”. Enrique Albelda, abitante di Carcagente, ricorda che “il suo temperamento era di modi semplici e gioviali. Devo pure sottolineare come sua qualità notevole l’essere caritatevole e facile a fare elemosina. Era uomo virtuoso, risaltando per la sua pazienza senza limiti. Era sereno, umile, giudizioso e modesto. Quando si scatenò la persecuzione religiosa in Spagna si vide forzato, come i suoi fratelli, a rifugiarsi nella casa paterna, conducendo lì una vita dedita alla preghiera. Sarebbe stato preso dai miliziani il 19 agosto 1936 e condotto al Centro del Partito comunista, da dove poi alla mezzanotte sarebbe stato portato al ponte di ferro della ferrovia sopra il fiume Júcar, dove fu ucciso. “Se Dio mi vuole martire - aveva detto durante il periodo in cui era stato nascosto - mi darà la forza per subire il martirio”. Quando arrivò al luogo del martirio - afferma il Sig. Clemente Albelda - il P. Germán, dopo aver baciato le mani ai carnefici e averli perdonati, s’inginocchiò”. Il cadavere del P. Germán fu sepolto in terra, nel cimitero di Carcagente e il 15 dicembre 1940 i suoi resti furono identificati e trasferiti nel nuovo cimitero di Carcagente. Attualmente i suoi resti riposano nella cappella dei Martiri cappuccini del Convento della Maddalena a Massamagrell.
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