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1867 - 1936
Martirologio Romano: Vicino al villaggio di Genovés nel territorio di Valencia sempre in Spagna, beato Bernardo (Giuseppe) Bieda Grau, religioso dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e martire, che sempre nella stessa persecuzione compì il glorioso combattimento per Cristo.
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Era nato a Lugar Nuevo de Fenollet (Valencia) il 23 luglio 1867. Fu battezzato il 28 dello stesso mese nella parrocchia di san Diego de Alcalá de Lugar Nuevo dal parroco D.Antonio Donat, che gli pose il nome di José. Era il maggiore dei tre figli che ebbero gli sposi D. José Bleda Flores e Donna Rosario Antonia Grau Más. Nel suo paese ricordano che “fu un bambino di grande pietà fin dall’infanzia. Nella sua casa - dicono - si conserva ancora una pietra sulla quale, a detta di tutti, si inginocchiava per la preghiera. Apparteneva ad una famiglia molto cristiana. Nonostante fin dall’infanzia desiderasse abbracciare la vocazione religiosa, siccome un suo fratello faceva il servizio militare a Cuba e lui doveva aiutare i genitori, ritardò l’ingresso nell’Ordine cappuccino fino al rientro del fratello”. Entrò nell’Ordine cappuccino nel 1900, vestendo l’abito come fratello a 32 anni di età, il 2 febbraio 1900 dalle mani del P. Provinciale Luís de Massamagrell. Fece la professione temporanea il 2 febbraio 1901 e quella perpetua il 14 febbraio 1904 a Orihuela. I religiosi dicono di lui che “era figlio dell’obbedienza...Il suo temperamento era straordinariamente pacifico; la qua qualità più notevole era il suo abbandono alla volontà di Dio...Era fedele osservante delle Regole cappuccine...Fr. Berardo era un sant’uomo. Non osava alzare lo sguardo da nessuna parte...era un religioso molto esemplare. Compì perfettamente gli incarichi a cui fu destinato dai Superiori. Era amato da tutti coloro che lo conoscevano”. Dopo la professione fu destinato al convento di Orihuela (Alicante), dove passò tutta la vita come questuante e come sarto della comunità, edificò la gente della città con la sua vita esemplare quando chiedeva l’elemosina e la sua comunità con la sua bontà, umiltà e santità di vita. Chiuso il convento a causa della persecuzione del 1936, fr. Berardo si rifugiò nel suo paese dai suoi familiari, dedicandosi alla preghiera e alle opere di carità, mostrando in ogni momento pazienza e rassegnazione. Era quasi completamente cieco. La notte del 30 agosto 1936 fu preso dai membri del Comitato locale, con il pretesto che avrebbe dovuto fare alcune dichiarazioni. Lo misero in un’auto e lo condussero al passo della strada di Beniganim, distretto di Genovés (Valencia), dove fu ucciso. Nel Registro civile la sua morte è alla data del 4 settembre 1936. Il Sig. Francisco Cháfer, abitante del paese, ricorda come scoprì il cadavere di fr. Berardo: “A fine di agosto e in un giorno molto caldo io andavo con mio padre al vicino paese di Beniganim e vidi nella cunetta della strada il cadavere di un anziano. Mio padre mi disse di andare avanti e io, ragazzo di tredici anni, vinto dalla curiosità, mi avvicinai e vidi che era stato colpito da una fucilata in un occhio e che sanguinava copiosamente”. Così si seppe della sua morte. Il suo corpo fu sepolto in una fossa comune nel cimitero di Genovés. I suoi resti non hanno potuto essere identificati.
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