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Beato Giuseppe Perpina Nacher Giovane laico, martire
Festa:
29 dicembre
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Sueca, Spagna, 22 febbraio 1911 – Picadero de Paterna, Spagna, 29 dicembre 1936
Martirologio Romano: Nel villaggio di Picadero de Paterna sempre nel territorio di Valencia, beati martiri Enrico Giovanni Requena, sacerdote, e Giuseppe Perpiñá Nacher, che portarono a termine la gloriosa prova per Cristo.
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José Perpiña Nácher, fedele laico, nacque il 22 febbraio 1911 a Sueca, nei pressi di Valencia in Spagna. Fu battezzato il 25 febbraio 1911 e ricevette la prima comunione nel mese di maggio 1919, sempre nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo del suo paese natale. Telegrafista, prestò il suo servizio sulla nave “Buenos Aires”. Laureatosi poi in Giurisprudenza, divenne segretario del Sindacato della Polizia Rurale. Lavorò molto in favore dei poveri, specialmente quale avvocato di gratuito patrocinio. Aderì all’Azione Cattolica e all’Adorazione Notturna. Uomo molto devoto, era solito ricevere quotidianamente l’Eucaristia e si distinse per il lavoro catechistico ed anche come giornalista. Il 22 aprile 1935 convolò a nozze con Francisca Bosch Pieva nella chiesa parrocchiale della Santissima Vergine di Sales, ma l’idillio durò purtroppo ben poco.
Con lo scoppio della guerra civile e la conseguente feroce persecuzione religiosa che si scatenò, José Perpiña Nácher fu arrestato il 3 settembre 1936 ed il 29 dicembre successivo subì il martirio in odio alla fede cristiana presso Picadero de Paterna. Con lui furono anche uccisi José Aparicio Sanz ed Enrique Juan Requena. Papa Giovanni Paolo II lo ha beatificato l’11 marzo 2001 con altre 232 vittime della medesima persecuzione.
Autore: Fabio Arduino
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