Come per tanti santi dell’antichità, anche di sant’Eufrosino vescovo non si hanno notizie certe sulla sua vita, origine, tempo in cui visse; ma stranamente il suo culto abbastanza diffuso, ha determinato celebrazioni annuali, intestazione di associazioni, feste tradizionali, perfino l’Ordine di Malta, istituì una commenda in suo onore. E in tanta oscurità di notizie, nel 1578 il vescovo di Fiesole, mons. Francesco Diacceto, scrisse che s. Eufrosino era un vescovo della Panfilia (regione storica dell’Asia Minore), il quale dopo un pellegrinaggio effettuato a Roma, durante il ritorno in patria, si fermò a Panzano, piccolo borgo tra Firenze e Siena, oggi frazione del Comune di Greve in Chianti (Firenze), dove predicò il Vangelo, operando molte conversioni e facendo anche miracoli, dopo una vita vissuta nella fede e nell’apostolato, vi morì all’età di 89 anni e sul sepolcro fu eretto un Oratorio a lui dedicato. Si ignora la fonte delle notizie diffuse dal vescovo di Fiesole, nella cui giurisdizione si trovava Panzano, ma si crede che siano frutto in buona parte della sua fantasia; resta il fatto che non esiste, né sia esistita, alcuna biografia di sant’Eufrosino. Il citato Oratorio di Panzano, già esisteva nel XII secolo, come si ricava dalle bolle di papa Pasquale II (1103) e papa Innocenzo II (1134); fu restaurato nel 1441 e il papa Eugenio IV,concesse in quella occasione una speciale indulgenza plenaria a tutti coloro che avessero contribuito al restauro; il risultato fu che l’edificio dell’Oratorio di Sant’Eufrosino, divenne un gioiello d’arte rinascimentale. Nel XVII secolo furono effettuati degli scavi per trovare il presunto sepolcro con le reliquie del santo, ma non si trovò nulla; si suppose allora, che le reliquie, in un tempo antecedente, siano state spostate insieme ad altre presenti nell’Oratorio, in una cassetta, deposta poi sotto l’altare. Il culto per sant’Eufrosino, si diffuse ampiamente in tutta la zona del Chianti, oltre ad essere venerato a Panzano. Il Sovrano Ordine Militare di Malta, istituì in suo onore una commenda, che prese il nome della località in cui aveva la sede, detta della Volpiana; e nel 1852 fu fondata una Associazione con lo scopo di diffondere il culto del santo. Anticamente, era usanza, di organizzare processioni e pellegrinaggi dai paesi intorno a Panzano, per onorare il santo e offrire doni in cera o in denaro; una fonte dei dintorni, delle cui acque si sarebbe servito il santo, porta ancora oggi il suo nome e le si attribuiscono proprietà taumaturgiche. A Panzano la sua festa si celebra due volte l’anno, il 3 novembre e la prima domenica di maggio, questa con maggiore solennità per il gran numero di partecipanti.
Autore: Antonio Borrelli
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