VI sec.
San Magno, appartenente alla famiglia dei Trincheri, fu il 25° arcivescovo di Milano, successore di Eustorgio II. Il suo episcopato si colloca tra il 518 ed il 530. I suoi resti riposano nella basilica di Sant' Eustorgio in Milano. A Legnano gli fu stata dedicata una basilica, eretta nel Cinquecento al centro della città, che ne custodisce una reliquia. San Magno è tuttora il nome della Contrada del centro cittadino, che ogni anno partecipa al Palio delle Contrade.
Patronato: Legnano (MI)
Emblema: Mitra, Bastone pastorale
Martirologio Romano: A Milano, san Magno, vescovo.
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Magno fu il 25° Vescovo di Milano, che successe a Eustorgio II e condivise con lui la nota della santità.
Milanese probabilmente di origine, San Magno visse la sua esistenza in un’epoca di profonde trasformazioni sociali e culturali che hanno accompagnato il declino dell’antica civiltà romana e l’irrompere sulla scena europea di nuove popolazioni.
Gli antichi cataloghi dei Vescovi di Milano gli attribuiscono trent’anni di episcopato, che il Savio più giustamente riduce a dieci, dal 518 al 528. Iniziò il suo ministero nel favore del re dei Goti Teodorico, quantunque costui fosse ariano. Si adoperò tutto nell’apostolato di far conoscere il Vangelo di Gesù e di farlo amare.
Nella iscrizione posta sulla sua tomba il Vescovo Magno è lodato per la sua carità. Offrì la sua mano ai deboli, fu pronto a vestire gli ignudi e a liberare i prigionieri che le ricorrenti guerre moltiplicavano tra i diversi eserciti in lotta. Per virtù, per lo zelo pastorale, per gli alti meriti fu Magno, cioè grande non solo di nome ma per esemplarità di vita, luce e immagine di Dio per i credenti e gli uomini del suo tempo.
Sempre uguale sia nelle prospere che nelle avverse fortune, non si esaltò come non si lasciò abbattere, avendo Dio come unica e certa speranza. Pare infatti che Teodorico, mentre agli inizi gli fu amico e lo favorì nella sua opera di evangelizzazione, accecato dal cattivo spirito dell’eresia ariana, divenne il suo persecutore, come lo era già stato del venerabile filosofo Boezio, del pio Simmaco a Ravenna e dello stesso Papa Giovanni I.
Morì verso il 530 e fu sepolto nella Basilica di S. Eustorgio in Milano. Leone da Perego nel 1249, che con Legnano ebbe significativi rapporti, ne collocò la salma a fianco del corpo di S. Eustorgio. Il suo nome venne onorato di altari e chiese, prime fra tutte per valore artistico la Basilica Prepositurale di Legnano, costruita sopra le rovine dell’antica chiesa medievale dedicata al Santo Salvatore.
La festa liturgica, celebrata fino al Settecento il 19 agosto, fu trasportata al 1° novembre, in continuità con la festa di Tutti i Santi.
Note:
La data di culto nel Martirologio Romano è fissata al 1° novembre, mentre a Legnano è festeggiato il 5 novembre.
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