† 871
Regnò sui Sassoni Occidentali dal 865 al 871, combattendo contro i Vichinghi. Morì nell'871 in circostanze poco chiare: alcune fonti lo considerano martire, altre no. La sua venerazione si diffuse in Inghilterra nel Medioevo, ma la sua santità non fu mai ufficialmente riconosciuta.
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La figura di Sant'Etelredo, Re dei Sassoni Occidentali, è avvolta da incertezza.
Le fonti storiche più antiche non menzionano il suo martirio né lo qualificano come santo. Tuttavia, il suo nome compare nel Martirologio Romano, fissando la sua festa al 23 aprile. La presente agiografia si propone di ricostruire la sua vita e il suo culto, tenendo conto delle diverse fonti e interpretazioni.
Nascita e regno
Etelredo nacque intorno all'847, figlio di Etelwulfo, Re del Wessex, e di Osburga. Ascese al trono nel 865, in un periodo turbolento segnato dalle incursioni vichinghe. Il suo regno fu caratterizzato da lotte interne e confini instabili. Etelredo si distinse come abile condottiero, combattendo diverse battaglie contro i vichinghi con alterne fortune.
Morte e martirio
Etelredo morì nell'871, in circostanze non del tutto chiare. Secondo alcune fonti, sarebbe stato assassinato dai danesi. La sua morte è stata successivamente associata al martirio, sebbene non vi siano prove storiche a sostegno di questa tesi. La tradizione agiografica narra che Etelredo fu ucciso mentre difendeva il suo popolo dai vichinghi, conferendogli l'aura di santo guerriero.
Culto e venerazione
Il culto di Sant'Etelredo si diffuse in Inghilterra a partire dal X secolo. La sua memoria era associata alla città di Winchester, dove era stato sepolto. Nel corso del Medioevo, Etelredo divenne oggetto di venerazione popolare, come testimoniato da numerose preghiere e liturgie a lui dedicate. La sua figura venne assimilata a quella di altri re santi anglosassoni, come Alfredo il Grande e Edoardo il Confessore.
Fonti e storiografia
Le principali fonti per la vita di Sant'Etelredo sono la Cronaca anglosassone e la Vita di Sant'Alfredo scritta da Asser. Tuttavia, queste fonti non menzionano il suo martirio. La tradizione agiografica si sviluppò in epoche successive, arricchendo la sua storia di elementi leggendari e miracolistici. La storiografia moderna ha generalmente contestato l'attendibilità del martirio di Etelredo, pur riconoscendo il suo ruolo storico come re e la sua importanza nel culto religioso.
Autore: Franco Dieghi
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