Kolë Bojaxhiu (1873 – 1918) era il padre di Gonxhe Bojaxhiu. Egli ha continuato la tradizione secolare familiare del commercio. Era un buon commerciante, patriota, politico, poliglotta e soprattutto un benefattore – conosciuto come padre dei poveri. Ecco una testimonianza di Lazër Bojaxhiu (fratello di Gonxhe – Madre Teresa) sul suo padre: “Mio padre era un commerciante molto noto. Inizialmente lavorava e collaborava con il dottor Suskoilovic, a quel tempo uno dei medici più noti a Shkupi (Skopje), che egli voleva molto bene……Era un commerciante e un buon imprenditore. Assieme ad un amico era titolare di un’impresa edile molto forte, sempre a Shkup (Skopje). Giunse a possedere varie case e ville, in una delle quali abitavamo noi….. Era un uomo socievole; la nostra casa era aperta a tutti. Più tardi conosce un commerciante italiano, un certo Signor Morten, probabilmente veneziano, molto ricco, che si occupava di varie merci: alimentari, olio, zucchero, tessuti, pelli, insomma quelli che venivano chiamati ‘prodotti coloniali’. Papà si associa a lui e incominciò a viaggiare molto, girando per cosi dire tutta l’Europa. Quando ritornava, ci voleva tutti intorno a sé e ci raccontava per bene tutto quanto aveva visto, fatto e progettato. Ci portava anche molte cose, ma soprattutto era divertente e bello ascoltarlo quando narrava le sue avventure di viaggio…. Era un uomo severo, e da noi pretendeva molto. Ricordo che ci ripeteva sempre queste parole: ‘Non dimenticate di chi siete figli!’. Ricordo con gioia la generosità di mio padre. Donava a tutti cibo e denaro, senza farlo notare né vantarsi. A volte inviava anche me a portare denaro, vestiti, cibo ed altri aiuti ai poveri della nostra città… Diceva sempre: ‘Dovete essere generosi con tutti, come Dio è stato ed è generoso con noi: ci ha dato tanto, tutto; perciò fatte del bene a tutti…’ . (Don Lush Gjergji: Madre Teresa – l’amore in azione”, editrice VELAR, 24020 Gorle (BG), 2002 – pagine 11-12. Kolë Bojaxhiu si occupava attivamente anche di politica; era un patriota, e perciò era collegato con tutte le forze politiche e con l’intelligenza albanese; sosteneva e aiutava la lotta per la liberazione dai turchi. Oltre la lingua materna (albanese) parlava correttamente anche: serbo-croato, turco, italiano e francese. Nel giorno storico del 28 Novembre 1912, vari capi delle tribù albanesi si radunano a casa dei Bojaxhiu per celebrare ‘indipendenza dell’Albania. La Beata Madre Teresa ricorda cosi il suo padre: “Papà Kolë mi diceva: ‘Figlia mia, non prendere né accentare mai un boccone se non è diviso con gli altri!’ . Oppure: ‘L’egoismo è una malattia spirituale che ti rende schiavo e non ti permette di vivere o servire gli altri!’”. Drane Bojaxhiu (1889 – 1972, cognome da ragazza – Bernaj), è la madre di Gonxhe Bojaxhiu – Madre Teresa. E’ nata a Novosellë (Gjakova – Kossova). La sua famiglia era nobile e benestante. Sempre aveva cura dei poveri. Accettava con gioia e sempre tutti, diventando così esempio di bontà e generosità per i figli. Madre Teresa, tra l’altro di Sua Madre diceva: “Io non potrò mai dimenticare mia madre. Di solito era molto occupata durante il giorno. Ma, quando si avvicinava la sera, aveva l’abitudine di affrettarsi nelle sue faccende, per essere pronta ad accogliere mio padre…Allora non capivamo e solevamo un poco per questo. Oggi non posso fare a meno di rievocare la grande delicatezza che aveva per lui: qualunque cosa accadesse, lei era sempre pronta ad accoglierlo col sorriso sulle labbra… Molti poveri di Shkupi (Skopje) e dintorni conoscevano la nostra porta. Mai nessuno tornava a mani vuote. Ogni giorno avevamo qualcuno a tavola per il pranzo o la cena. Le prime volte chiedevo a mia madre: ‘Chi sono questi?’. Lei mi rispondeva: ‘Alcuni sono dei parenti, gli altri sono comunque gente nostra ’. Quando crebbi, intuii che quelli erano poveri, gente senza niente, che mia madre nutriva”. Lazër diceva: “Non ho mai visto né sentito litigare i miei genitori. Mia madre Drane viveva tutta per noi figli, si occupava dell’andamento della casa, mentre mio padre aveva tanti impegni fuori casa… Era una donna forte, veramente indistruttibile, e nel contempo mite, generosa e pietosa verso i poveri. Era molto religiosa, sempre al lavoro o in preghiera. In particolare aveva una grande devozione verso la Madonna di Letnica (il santuario diocesano di Skopje-Prizren)…. Lì si andava ogni anno quasi per un mese. Mia sorella Gonxhe si soffermava molto volentieri in chiesa, soprattutto se non c’era gente. Le piaceva pregare in solitudine. Lì si sentiva molto bene e guariva completamente…. “. Sono ancora tante testimonianze di Lazër e di Madre Teresa sui genitori e sulle grande opere caritative con i poveri, ma siccome questo è solo un articolo, non possiamo mettere tutte. Diamo qui solo tre esempi di queste opere: la madre di Lor Guri, ultrasettantenne, che Drane Bojaxhiu visitava almeno una volta la settimana per portarle da mangiare e sistemarle la casa; l’accompagnavano spesso anche i figli, soprattutto Gonxhe. Poi il caso di Filja, un’alcolizzata, piena di piaghe, che lei lavava e alla quale dava da mangiare ogni giorno. Poi una vedova di salute cagionevole con sei figli che presto morì lasciandoli orfani; Drane li prese e li fece crescere come se fossero figli suoi. Quando Gonxhe ha decise dedicare la sua vita a Dio, madre Drane era contraria, poi cambia e benedica la sua figlia. Ecco come raccontava Madre Teresa: “Quando manifestai il desiderio di donare a Dio la mia purezza, tutta la mia vita, mia madre era contraria, ma alla fine mi disse: ‘Va bene, figlia mia, va’, ma sta’ attenta di essere soltanto di Dio e di Cristo’. Non solo Dio, ma anche lei mi avrebbe condannato, se non avessi seguito degnamente la mia vocazione. Un giorno mi chiederà: ‘Figlia mia, sei vissuta soltanto per Dio?’”.
Autore: Engjëll Koliqi
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