Cortanze, Asti, 17 ottobre 1696 - Montanaro, Torino, ca. 1768
Angela, Francesca e Maddalena Re, originarie di Cortanze (Asti), fondarono in tale paese con l'aiuto del loro parroco Don Fraschini una piccola comunità di Terziarie di San Francesco, dedite all'assistenza dei malati ed all'educazione delle fanciulle. Trasferitesi poi a Montanaro (Torino), ricevettero dal Card. Vittorio Amedeo delle Lanze la regola vincenziana ed il nome di Figlie di Carità della Santissima Annunziata.
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Nasce a Cortanze (AT) il 17 ottobre 1696 da una famiglia contadina, sperimentando la povertà e il lavoro assiduo e pesante.
Su invito del parroco don Giuseppe Maria Fraschini, frequenta la scuola parrocchiale, istituita per i ragazzi, ma aperta anche alle fanciulle con particolari doti d’intelligenza e di buona volontà.
Seguendo la spiritualità francescana del Terz’Ordine, (impegnata nella preghiera, nella penitenza e nella carità) si consacra a Dio con entusiasmo e generosità, diventando la prima superiora del gruppetto di tre religiose.
A quarantotto anni offre il suo «sì» obbediente e generoso alla voce della Chiesa che la chiama, per mezzo del Nunzio Apostolico mons. Merlini, a Montanaro (TO), dove si dimostra completamente donata a Dio e alle anime, guida sicura e valente organizzatrice.
Inizia così per la Congregazione, ancora in embrione, uno sviluppo silenzioso e costante.
È Madre Angela che dà vita in Montanaro a tutte le opere caritative che avevano caratterizzato l’attività delle Terziarie francescane in Cortanze: la scuola, l’educandato, la cura degli infermi, un pensionato (ancora oggi, in forme diverse, sono le stesse opere della Congregazione).
Il parroco don Fraschini jr, nel 1749, segue le figlie spirituali: madre Angela aveva dato buona prova, la comunità andava crescendo, c’era bisogno della guida di un ministro di Dio perché una così promettente primavera portasse pienamente il suo frutto.
Ed il frutto non manca: «figlie di ottime famiglie accorsero da Montanaro, San Benigno, Montechiaro, Torino, Chieri… per consacrarsi a Dio. Madre Angela ispirava fiducia alle figlie e ai genitori: le une correvano per amare e servire il Signore, gli altri erano lieti di donargliele».
Quando «sorella morte» bussa alla sua porta, madre Angela, fedele seguace di san Francesco, le sorride e silenziosamente com’è vissuta, conclude la sua vita nel nome di Colui per il Quale l’ha completamente spesa.
Fonte:
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www.suoredimontanaro.it
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