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Beato Giovanni di Massaccio Religioso
Festa:
11 aprile
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Massaccio (ora Cupramontana), Ancona, 1210 circa - 11 aprile 1303
Nato a Massaccio verso il 1210, fin da bambino si mostrò molto incline alla preghiera ed invitava i compagni a fare altrettanto con fervorosi sermoncini. La sua occupazione era di condurre al pascolo il gregge. Si racconta che un giorno fece scaturire una fonte, tracciando in terra un cerchio e invocando il nome di Gesù. Più tardi, il pastorello prese l'abito religioso, forse nel monastero camaldolese dell'Eremita, ossia S. Giacomo dei Mandrioli. Poi si ritirò a vita solitaria in un luogo, detto anche oggi «Le grotte», dove, vissuto lungo tempo in austerissima penitenza, morì l'11 aprile 1303. Fu sepolto nella chiesa e la sua tomba, illustrata da miracoli, divenne oggetto di pubblica venerazione.
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Nato a Massaccio (ora Cupramontana) verso il 1210, Giovanni fin da bambino si distinse per la sua inclinazione alla preghiera. Spesso invitava i suoi compagni a unirsi a lui in fervorosi sermoncini, dimostrando una precoce devozione e una naturale predisposizione alla guida spirituale.
La sua occupazione principale era condurre al pascolo il gregge, attività che svolgeva con diligenza e semplicità. La tradizione narra che un giorno, mentre era intento a custodire le pecore, fece scaturire una fonte tracciando un cerchio in terra e invocando il nome di Gesù. Questo evento prodigioso, che testimonia la sua fede incrollabile e il suo potere intercessorio, contribuì a rafforzare la sua fama di santità.
Attratto da una vita di contemplazione e penitenza, Giovanni decise di abbracciare la vita religiosa. Si presume che abbia preso l'abito religioso presso il monastero camaldolese dell'Eremita, noto come S. Giacomo dei Mandrioli. In questo ambiente austero e silenzioso, egli poté coltivare la sua spiritualità e perfezionare le sue virtù.
Dopo un periodo di formazione monastica, Giovanni sentì l'esigenza di una maggiore solitudine e si ritirò a vita eremitica. In un luogo appartato, conosciuto ancora oggi come "Le grotte", egli si dedicò interamente alla preghiera, alla meditazione e alla mortificazione del corpo. La sua esistenza ascetica, trascorsa in austerissima penitenza, testimonia la sua ardente ricerca di Dio e il suo anelito alla santità.
Giovanni di Massaccio morì l'11 aprile 1303, lasciando in eredità ai suoi confratelli e ai fedeli la fama di una santità vissuta in umiltà e silenzio. Fu sepolto nella chiesa del luogo, dove la sua tomba divenne presto oggetto di pubblica venerazione.
Autore: Franco Dieghi
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