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Lorenzo Grillo Laico della Società Operaia

Festa: Testimoni

† 21 agosto 1943


In ordine di tempo, il primo Operaio passato all’eternità è Lorenzo Grillo.
Si dovrebbe dire il primo Apprendista, perché partecipò per la prima volta agli Esercizi Spirituali del luglio 1943, ed allora per i nuovi fu adottato questo nome. Ma è giusto che il grande passaggio voluto da Dio abbia un peso maggiore delle nostre convenzioni, e che Lorenzo Grillo, come ogni altro nostro defunto, venga considerato "Operaio".
Maestro a Borla di Condove e Laureando in Pedagogia e Filosofia, Lorenzo Grillo era stato Aspirante della Gioventù di Azione Cattolica dal 1931, poi delegato Aspiranti e Presidente in un’Associazione di Bra.
E’ appunto a Bra, nella data del Giovedì Santo 1943, che Egli redige la domanda di appartenere alla Società Operaia nella quale si legge:
"Ho considerato che l’unico ideale che può impegnare una vita, la quale costa sacrifici, lotte e travagli grandi che solo chi è già stato duramente provato dal dolore può capire, è l’ideale dell’apostolato. In funzione dell’apostolato la vita diventa una cosa grande, grandissima, tanto da desiderare di vivere sempre, per sempre lavorare nella vigna del Signore che ha molta messe e pochi Operai. Il vero apostolato, però, ho considerato, è fatto di buon esempio, è fatto di parole, ma soprattutto è fatto di Opere. E’ l’Opera che costruisce. Guidato, quindi, da Dio che per me ha parlato con le circostanze e con particolari lumi di fede e di ragione, e, dopo aver pregato molto molto la Mater Boni Consilii, ho deciso di entrare come Apprendista, pensando di esservi accolto [nella Società Operaia], non per me indegno e meschino, ma per la rettitudine della mia intenzione. La mia Opera ancora la ignoro, e per ora non è che l’assistenza ad un pugno di Aspiranti di cui sono Delegato; ma l’Opera verrà: e sarà grande, perché Iddio da noi si attende grandi cose se sapremo essere umili e zelanti".
Con questo spirito Lorenzo Grillo partecipava agli Esercizi "ad Coelium" ed i sentimenti che egli provava, entrando a far parte della Società Operaia, vengono sottolineati da questa pagina del suo Diario:
"Signore, indegno tuo servo, chiamato ad alleviarTi la tristezza del Getsemani, chiamato a dimostrare nell’Opera la mia fede in Te e il mio amore di riparazione, o Signore, io rispondo alla chiamata! Solo non resterai, e finchè io avrò una cellula viva, questa sarà per Te.
Consacro la mia vita, tutta la mia vita, la mia posizione, i miei studi, le mie energie e purtroppo, o Signore, anche i miei difetti a Te che d’ora in avanti sarai la ragione prima della mia vita.
Maria SS. Consacro a Te la mia castità; aiutami a tener fede alla parola data. Maria, preferisco qualunque disgrazia materiale o spirituale, preferisco qualunque altro male sia fisico che morale, al venir meno a questo voto che è pegno della mia consacrazione. Domine, non mea voluntas, sed Tua fiat!".
Lorenzo non sapeva che la sua offerta sarebbe stata subito accettata e che la grande Opera a cui Dio lo chiamava sarebbe stata quella di essere il primo Operaio giunto al cospetto del Giudice, con i sentimenti alti ed esemplari che abbiamo letto e che possono essere di modello ad ogni Operaio.
Circa un mese dopo, accompagnando due giovani della sua Associazione a fare il bagno nel fiume Tanaro, fu colto da malore e annegò.
Lorenzo Grillo moriva a 23 anni, il 21 agosto 1943.


Fonte:
www.societaoperaia.org

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Aggiunto/modificato il 2009-10-23

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