Eleonora Sapia nasce a Longobucco (Cosenza) il 21 Febbraio del 1916 da Pietro Sapia e Isabella Lavia. A quattro anni frequenta il locale Asilo Infantile delle Suore. Dal 1929 fa parte del nascente circolo di Giovani Cattoliche, fondato a Longobucco da Eleonora Aurea, altra donna da ammirare e imitare della nostra A.C., giovani donne che, sotto la guida di Armida Barelli , la Sorella Maggiore, e con il motto “Eucaristia, Apostolato, Eroismo” si impegnavano ad uscire dalle loro case, prendere parte agli incontri di formazione per poter condurre una vita conforme al Vangelo e testimoniare Cristo in tutti i luoghi frequentati. “Norina”, cosi era chiamata, era una delle più assidue. Il suo desiderio era quello di una famiglia più grande formata da tante sorelle unite da un unico ideale:Il Regno di Cristo. I primi esercizi Spirituali nel 1932 incisero profondamente la sua prima giovinezza. Quel motto: Eucaristia, Apostolato, Eroismo fu per lei una guida e un programma di vita che si sforzava di attuare giorno per giorno, arricchendosi sempre più spiritualmente. Nel 1933 nell’associazione interparrocchiale ricopre la carica di Bibliotecaria e poi di Cassiera.
Accoglie con fervore, nel mese di giugno dello stesso anno, l’invito del parroco alla S. Messa e S. Comunione quotidiana, alla devozione de 1° Venerdì e del 1° Sabato di ogni mese. Norina in quegli anni trascorre alcuni mesi d’inverno a Rossano, sede della sua Diocesi,e partecipa ai corsi diocesani tenuti da Assistenti Ecclesiastici e Dirigenti Regionali e anche Nazionali. Nel 1936 partecipa ai corsi di Esercizi Spirituali a Paola e fu lì che conosce Don Mottola e Irma che accendono in lei l’amore per la Casa di Carità di Tropea. Nel 1937 è nominata Presidente dell’Associazione. Dopo tre anni di intenso e sereno lavoro, la guerra dal 40 al 45 portò angoscia e paure in tutte le famiglie, ma tagliò anche i ponti con il centro Nazionale perciò niente riviste e giornali che permettevano di conoscere le direttive e mantenere i contatti con le altre sorelle d’Italia. Norina riesce a ricevere qualche copia e a metterla a disposizione di tutte. Ha un grande spirito di preghiera: rimane assorta, fuori da quando la circonda tanto da sembrare di andare in estasi. Nell’azione è fattiva e costante: il consiglio quindicinale dei responsabili con l’assistente per verificare ciò che si è fatto e organizzare il lavoro da fare. E’ il bersaglio preferito nei momenti di allegria, a causa dei suoi scrupoli, di tutte le ragazze e delle sue amiche che la chiamano “la illustrissima presidente, nostra ineffabile disperazione, che non dorme di notte per farci tribolare di giorno”.
Per amore del Signore non si ferma mai neanche di fronte ai sacrifici più grossi, viaggi a piedi o su un asinello per raggiungere le contrade più lontane e preparare i bambini al Battesimo, alla prima Comunione e alla Cresima, giovani coppie al Matrimonio. Dopo aver lavorato tanti anni nella Gioventù Femminile passa, per ragione d’età, nel gruppo Donne di A.C. sempre da presidente del gruppo che, a quei tempi, era un settore a parte.
Negli ultimi anni trascorre molto tempo dell’anno a Tropea per dedicarsi alle bambine della Casa della Carità. Per loro prepara corredi, dolci e piatti prelibati, li segue spiritualmente, entrano a far parte importante della sua vita. Saranno proprio quelle sorelle e quelle ragazze ad avere la fortuna di assisterla in quei pochi ed ultimi istanti della sua vita terrena, proprio mentre fervevano grandi preparativi per la beatificazione di Don Mottola, suo Padre Spirituale di cui seguiva gli insegnamenti con convinzione e fermezza.
Autore: Francesco Madeo
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