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Abbé Jean Carmignac Biblista

Festa: Testimoni

1914 – Viroflay, Francia, 2 ottobre 1986

Jean Carmignac è stato un prete e biblista cattolico francese. Esegeta, studioso dei testi biblici e traduttore dei Manoscritti del Mar Morto. Seguì il corso degli studi nel Seminario Francese di Roma e presso l'Istituto Biblico. Invitato alla Scuola Biblica di Gerusalemme nel 1954, venne in contatto con i manoscritti di Qumran presso il Mar Morto, dei quali divenne uno specialista. Fu uno dei più grandi esperti del linguaggio dei rotoli del Mar Morto che studiò per anni accumulando conoscenze importanti nella lingua ebraica/aramaica del periodo intertestamentario. Pubblicò alcune traduzioni dei rotoli (cfr. J. Carmignac et al., Les textes de Qumran, Paris, 1961). Nel 1958 fondò e diresse fino al termine della sua vita la Revue de Qumran, rivista sui testi di Qumran, coadiuvato da Émile Puech a partire dal 1976. In base ad un approfondito studio linguistico dei Vangeli sinottici, durato circa vent'anni, divenne un assertore della loro primigenia stesura in lingua ebraica e non in greco come ci sono pervenuti e, quindi, della loro datazione attorno all'anno 50. Carmignac presentò questa sua tesi nel 1984, nel libro "La naissance des Evangiles Synoptiques", pubblicato in italiano dalle Edizioni San Paolo con il titolo "Nascita dei Vangeli Sinottici". Le tesi che Carmignac presenta nel libro sopra menzionato sono: 1) E' certo che Marco, Matteo e i documenti utilizzati da Luca erano redatti in una lingua semitica. 2) E' possibile che l'apostolo San Matteo abbia redatto in lingua semitica (dal 30 al 40) la Raccolta dei Detti di Gesù, in seguito utilizzata per redigere i Vangeli di Matteo e di Luca. 3) E' molto probabile che il Vangelo di Marco sia stato composto in lingua semitica da San Pietro tra il 42 e il 45; è probabile che il Vangelo semitico di Pietro sia stato tradotto in greco, forse con qualche adattamento, da Marco evangelista a Roma, tra il 50 e il 63. La versione greca sarebbe quindi il Vangelo di Marco così come lo conosciamo oggi, che ha conservato il nome del traduttore invece che dell'autore. 4 E' possibile che il Vangelo in lingua semitica di Matteo fu scritto attorno al 45. Probabilmente questo Vangelo fu tradotto in greco verso il 50 e conosciuto in seguito come Vangelo di Matteo, così come lo abbiamo oggi. 4) E' verosimile che Luca scrisse il suo Vangelo in greco dal 50 al 53 utilizzando del materiale tradotto in greco da una lingua semitica: probabilmente la Fonte Q, Marco e una storia dell'infanzia diversa da quella utilizzata per il Vangelo di Matteo. Questo sarebbe il Vangelo di Luca così come lo conosciamo oggi.



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Aggiunto/modificato il 2010-05-02

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