Il Ven. Antonio Vincenzo Gallo è nato a Monteforte Irpino (AV) l’11 gennaio 1899.
Emise la prima Professione religiosa nella Congregazione dei Sacerdoti del S.Cuore (Dehoniani), il 29 gennaio 1921 e la Professione Perpetua il 16 ottobre 1924. Sollecitato dai superiori, in cui vide la volontà di Dio, chiese la dispensa dai voti nel marzo del 1930 per curarsi la salute. I medici diagnosticarono: miotonia o morbo di Thomsen, aggravata da un esaurimento nervoso. Dissero: “mai potrai guarire, ma solo migliorare. Sarai un S. Antonio martire della sofferenza”. Incardinato nella diocesi di Avellino, il 4 dicembre 1930, nella Chiesa di S. Nicola di Bari in Monteforte Irpino (AV), fu ordinato sacerdote. Il 16 marzo 1931 fu ammesso alla Parrocchia di Cristo Re in Roma affidata ai Dehoniani, in qualità di collaboratore. Visse eroicamente lo spirito di vittima. Le sofferenze fisiche e morali furono accettate in spirito di amore e di riparazione al Cuore di Cristo, senza alcun lamento, anche di fronte all’incomprensione. Nell’aprile del 1934 si ammalò gravemente. Infiltrazioni tubercolari e lesioni meningiti che lo portarono alla tomba.
L’apostolo della sofferenza, la vittima consacrata al Cuore di Cristo moriva in concetto di santità la sera del 2 maggio 1934.
Il 9 aprile 1990 il Papa Giovanni Paolo II riconosceva l’eroicità delle virtù e lo proclamava: “Venerabile”.
Autore: Antonio Ercolino
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