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San Valerio Venerato a Lu Monferrato
Festa:
22 gennaio
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In un campo poco lontano da Lu Monferrato, nel rigore dell'inverno, crebbe straordinariamente del grano. Gli abitanti del paese, accorsi sul posto, rinvennero i resti di un uomo che, secondo la tradizione, fu un vescovo martirizzato dagli ariani nel IV secolo. Le reliquie furono deposte a Lu, dove ancora oggi sono conservate in una cappella. Nel 1720 due ladri profanarono il sacro deposito, ma furono catturati e giustiziati. L'identità di San Valerio è incerta, ma è probabile che si tratti di un uomo comune la cui sepoltura fu erroneamente identificata con quella di un santo.
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Lu Monferrato, paese della collina piemontese in provincia di Alessandria, onora come suo patrono san Valerio, festeggiandolo annualmente il 22 gennaio, anniversario del ritrovamento delle sue reliquie.
Vuole, infatti, la locale tradizione che nel rigore dell’inverno fosse cresciuto straordinariamente del grano in un campo poco lontano dal paese. Gli abitanti della zona, accorsi sul posto indagarono nel terreno per verificare la natura del prodigio e rinvennero i resti del santo che, pur senza alcuna base documentaria, fu ritenuto un vescovo martirizzato dagli ariani nel IV secolo. Si accese subito la disputa riguardo al luogo in cui deporre le recuperate reliquie e, secondo un topos agiografico ben conosciuto, la questione fu risolta ponendole su di un caro trainato da delle giovenche: gli animali senza guida alcuna si diressero verso Lu. Per la conservazione dei resti nella chiesa del paese fu realizzata un’apposita cappella, in cui ancora oggi è visibile la preziosa urna in cui essi furono sistemati.
Nel 1720 due ladri, Pietro Maria di Balzola e Pietro Bello di Grazzano, profanarono il sacro deposito per asportarne i ricchi doni votivi ma furono catturati e giustiziati; ora il reliquiario si apre con quattro diverse chiavi affidate ad altrettanti membri della comunità. Su chi fosse in realtà San Valerio purtroppo nulla è possibile affermare con certezza: la ricordata identificazione con un vescovo ucciso dagli ariani, sembra possa essere letta come una locale reinterpretazione della storia del vescovo Evasio, patrono della diocesi di Casale cui Lu appartiene e non è per ora suffragata da alcun tipo di fonte né documentaria né archeologica.
Si potrebbe ipotizzare che nella campagna monferrina fu ritrovata una sepoltura, con probabile presenza di elementi epigrafici recanti indicazioni di un certo Valerio, nome assai comune nell’onomastica romana, che dalla popolazione locale venne poi considerata come quella di un santo degno di venerazione.
Autore: Damiano Pomi
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