All'età di 12 anni, in risposta alla chiamata religiosa, entrò nella casa apostolica di Baveno dell'Istituto dei Missionari della Consolata. Ben presto emerse dal gruppo dei suoi compagni: ottima salute unita ad un temperamento scatenato; il comportamento schietto e spontaneo, la voce tonante, erano elementi contrastanti con la vita regolare, quasi meticolosa, del seminario. Ciononostante completò in modo brillante gli studi medio-ginnasiali, seguì i corsi liceali a Varallo Sesia. Fu novizio alla Certosa di Pesio dove nell'ottobre 1963 emise la prima professione religiosa. Conseguito il baccelierato in Teologia a Roma, completò gli studi teologici al St.Edward's College di Londra, applicandosi in particolare allo studio di problemi africani e della lingua swahili. Ordinato sacerdote il 5 gennaio 1969, dopo una breve permanenza in Portogallo per perfezionare la lingua, il 1° agosto 1970 partì come missionario della Consolata per il Niassa, nel nord del Mozambico.
Erano momenti difficili per il Paese che tentava di liberarsi dalla dominazione coloniale portoghese. Dominano l'anarchia e la guerriglia, ma Padre Guerrino, nonostante la situazione drammatica, si trova subito a suo agio. Anni prima aveva confidato ad un amico il motivo della sua vocazione missionaria: "Desidero essere come Cristo in mezzo ai popoli del mondo, annunciare le stesse cose da Lui annunciate, testimoniandole con l'esempio di una vita povera e umile".
Suo primo incarico fu quello di sostituire padre Teodori nella parrocchia di Vuango.
Scrive: "sono qui solo, ma me la cavo e per il momento non mi lamento; la missione dà molto lavoro perché ad essa fanno capo moltissime attività….". Padre Guerrino sa cogliere i bisogni e le esigenze della sua gente e, proprio per questo, decide di tradurre i testi della liturgia in lingua Ciyao, per facilitare la partecipazione ai riti sacri.
Nel dicembre 1971 viene mandato nella missione di Nova Esperança, in aiuto a p. Salvatore Forner. Lì continua la sua opera di traduzione nelle varie lingue locali, aiutando i confratelli e spostandosi per questo, da una missione all'altra.
Sarà proprio in uno di questi viaggi che troverà la morte.
In quella zona è in atto da tempo la guerriglia. Sebbene i guerriglieri dirigono la loro azione verso i portoghesi, chiunque - ma in particolare i missionari continuamente in movimento per soccorrere le popolazioni - può trovarsi coinvolto in qualche scontro o incappare in qualche mina. E' quanto accadde a p. Guerrino il 17 ottobre 1972: di ritorno verso Nuova Esperança, a 20 chilometri da Belèm, la sua Land Rover, carica di vettovaglie, passò sopra una mina anticarro: lo scoppio violento distrusse l'automezzo e causò la sua morte, probabilmente istantanea. Aveva solo 29 anni!
Grande il cordoglio e la costernazione dei confratelli e della popolazione.
Padre Guerrino, che riposa nel cimitero di Vuangano, conclude così la sua esistenza terrena e si apre alla luce del giorno che non tramonta.
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