Prete missionario, pastore al servizio dei poveri, promotore dell’amicizia e della convivenza pacifica tra cristiani e musulmani nelle Filippine, il cardinale Orlando Beltran Quevedo, arcivescovo di Cotabato, è una delle figure più rappresentative della Chiesa in Asia.
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Il Cardinale Orlando B. Quevedo, O.M.I., Arcivescovo Metropolita di Cotabato (Filippine), nato l’11 marzo 1939 a Laoag, provincia di Ilocos Norte, nell’isola di Luzon, è l’ultimo dei quattro figli di una coppia di insegnanti nelle scuole pubbliche. Riceve l’istruzione primaria a Laoag e poi a Marbel, nel Mindanao, nella parte più meridionale dello Stato. Qui frequenta anche la Notre Dame High School, prima di entrare in seminario.
Iscrittosi per gli studi filosofici al San Jose Seminary di Quezon City, si trasferisce quindi negli Stati Uniti d’America: dapprima presso il noviziato dei missionari oblati di Maria Immacolata in Texas, quindi a Washington per la formazione teologica. Nella capitale statunitense consegue un master in educazione religiosa all’Oblate College e il baccellierato in sacra teologia alla Catholic University of America.
Sempre a Washington il 5 giugno 1964 è ordinato sacerdote negli oblati di Maria Immacolata.
Completa la formazione con una laurea in pedagogia all’Università Santo Tomas di Manila (1968-1970) e con una specializzazione in vita consacrata alla Saint Louis University nel Missouri (1976-1977). Nel frattempo, rientrato nelle Filippine, svolge il ministero pastorale a Cotabato, come vicario cooperatore nella parrocchia della cattedrale, e a Jolo, sempre nel Mindanao. Insegna inoltre in seminari e atenei, fino a divenire il primo rettore filippino della Notre Dame University a Cotabato City (1971-1976). All’interno della sua congregazione religiosa, intanto, inizia ad assumere incarichi di rilievo, tra i quali quello di superiore dello scolasticato di Manila.
Il 23 luglio 1980 Giovanni Paolo II lo nomina vescovo prelato di Kidapawan. Riceve l’ordinazione episcopale il 28 ottobre dello stesso anno dal nunzio apostolico Bruno Torpigliani. Quando la prelatura viene elevata a diocesi, il 15 novembre 1982, ne diviene primo vescovo.
Il 22 marzo 1986 è promosso arcivescovo metropolita di Nueva Segovia, nella provincia di Vigan, di cui è originario. Nel 1992 è annoverato tra i membri del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace e nel 1994 tra quelli del Consiglio ordinario della segreteria generale del Sinodo dei vescovi.
Il 30 maggio 1998 viene trasferito all’arcidiocesi metropolitana di Cotabato. È il primo filippino a guidare la Chiesa del Mindanao, dove dà un contributo rilevante al processo di pace tra il Governo di Manila e gli indipendentisti musulmani.
L’anno seguente (1999) è eletto presidente della Conferenza episcopale nazionale (Cbcp), incarico che ricopre fino al 2003. Dal 2005 al 2011 è segretario generale della Federazione delle conferenze episcopali dell’Asia (Fabc). Apprezzato conferenziere e predicatore di ritiri spirituali, sensibile alle aspettative di giustizia e di pace dei popoli asiatici, segue con particolare attenzione le comunità ecclesiali di base. Presiede infatti, tra l’altro, il comitato di redazione degli atti e dei decreti del secondo concilio plenario delle Filippine (PCP-II) tenutosi a Manila nel 1991, che dà loro piena cittadinanza in seno alla Chiesa. Inoltre è tra i principali redattori di numerose lettere pastorali della Cbcp e dichiarazioni delle assemblee plenarie della Fabc.
Da Papa Francesco creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 22 febbraio 2014, del Titolo di Santa Maria «Regina Mundi» a Torre Spaccata.
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