Le origini dell'icona sono incerte, ma si ritiene che risalga al XIV secolo e sia stata realizzata a Creta. Giunse a Roma intorno al 1500 e venne custodita nella chiesa di San Matteo fino al 1798, quando, a causa delle invasioni napoleoniche, la chiesa fu distrutta e l'icona dispersa. Ritrovata nel 1865, fu affidata ai Redentoristi, che ne fecero il centro del loro culto e ne diffusero la devozione in tutto il mondo.
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Il 27 giugno 2015, i Redentoristi di tutto il mondo iniziarono la celebrazione del 150º anniversario della consegna dell'immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso da parte di Pio IX nel 1866 alla Congregazione del Santissimo Redentore (Redentoristi) con l'incarico di farla conoscere in tutto il mondo.
L'anniversario, che si è celebrato con il motto “Madre del Perpetuo Soccorso, Icona d'amore”, è terminato il 27 giugno 2016.
L'icona
L'icona del Perpetuo Soccorso giunse a Roma da Creta verso il 1500. Per quasi 300 anni rimase esposta nella chiesa romana di San Matteo, con fama di essere miracolosa.
Con l'arrivo delle truppe di Napoleone a Roma nel 1789, la chiesa di San Matteo venne distrutta e l'icona fu trasferita in una cappella privata dei padri agostiniani, venendo con il tempo dimenticata.
Nel 1855 i redentoristi acquistarono il terreno sul quale era situata l'antica chiesa di San Matteo, vicino alla basilica di Santa Maria Maggiore, per costruire la propria casa generalizia.
Non tardarono a giungere voci del fatto che lì era stata esposta un'immagine miracolosa della Madonna del Perpetuo Soccorso. Quando venne ritrovata l'immagine, nel 1865, i redentoristi chiesero al papa di poterla riportare nella sua antica ubicazione, fatto che avvenne nel 1866.
Autore: Roberta Sciamplicotti
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