Sia nel Calendario Romano generale sia nei calendari delle Chiese particolari e degli istituti religiosi, ricorre frequentemente la memoria della beata Vergine Maria. Sono numerosi nei Propri del rito romano i formulari di messe della Madonna; il loro oggetto, unico è identico, - l'opera di Dio in Maria santissima, compiuta in vista di Cristo e della Chiesa -, è celebrato sotto molti e vari aspetti. San Giovanni Paolo II promulgò il Messale della Beata Vergine Maria con formulari liturgici propri relativi ad alcuni titoli mariani. Riportiamo nella presente scheda l'introduzione alla Messa di "Maria Vergine serva del Signore".
|
Nel vangelo secondo Luca, per due volte la beata Vergine si professa: «la serva del Signore»: quando acconsente all'annunzio dell'angelo (cfr Lc 1,38) e quando magnifica Dio per «le grandi cose (cfr Lc 1, 49) che in lei ha operato. Il titolo di «serva del Signore» rivela il suo pieno significato e l'intrinseca portata alla luce dei canti del «Servo del Signore» (cfr Is 42,1-7; 49,1-9; 50,1-11; 52,1-53,12); la misteriosa figura biblica che trova il suo compimento in Cristo Gesù «venuto non per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti (Mt 10,45). Il culto della beata Vergine, sotto il titolo di «serva del Signore», viene celebrato in alcuni Istituti religiosi, particolarmente nella Congregazione della Passione di Gesù Cristo, dal cui Proprio (Curia Generalizia, Roma 1974, pp. 30-31) è stata desunta la maggior pane dei testi. In questa messa si celebra il misericordioso piano di salvezza con il quale Dio ha costituito la beata Vergine, umile sua serva, madre di Cristo, a lui intimamente associata (cfr Colletta): Maria, «figlia di Adamo - come insegna il Concilio Vaticano II -acconsentendo alla parola divina, è diventata Madre di Gesù, e abbracciando con tutto l'animo e senza essere appesantita da alcun peccato, la volontà divina di salvezza, si è offerta totalmente come serva del Signore alla persona e all'opera del Figlio suo, mettendosi al servizio del mistero della redenzione sotto di lui e con lui, con la grazia di Dio onnipotente» (LG 56). Perciò la Madonna, umile serva del Signore, è salutata come «ministra di pietà e di grazia» (Prefazio), interamente consacrata al servizio di Dio (cfr Orazione sulle offerte) e all'opera del Figlio per la salvezza degli uomini (cfr Prefazio). Servire secondo l'insegnamento del Vangelo, è regnare. Maria, umile ancella, è elevata alla dignità regale: poiché «molto ha servito il Cristo» (Prefazio), Dio Padre l'ha molto onorata (cfr Prefazio, Gv 12,26) e poiché aderì pienamente al suo volere, Dio stesso l'ha esaltata come «regina gloriosa accanto al trono del (suo) Figlio» (Prefazio). In questo sta la beatitudine di Maria come proclama il versetto alleluiatico: «Te beata, o Vergine Maria, che ti chiamasti serva del Signore: ora, esaltata sopra il coro degli angeli, tutta la Chiesa ti saluta regina del cielo».
II mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore,
perché ha guardato con bontà all'umile sua serva.
[Lc 1,47-48]
Fonte:
|
|
Messale della Beata Vergine Maria
|
|