La tradizione della “Madonna del Pianto”, la cui effigie è posta nell'abside della chiesa di Castagnola, frazione del comune di Massa (MS), è inserita nella storia della gente castagnolese. La “Madonna del Pianto” è diventata simbolo e identità del paese e, ancora oggi, continua a rappresentarlo. Ad oltre 350 anni dalla sua lacrimazione, rimane ancora molto sentita la devozione,e continua ad incidere sentimenti mariani anche nelle nuove generazioni. Il culto dell’ effigie iniziò nel Novembre del 1648 quando l'immagine, dipinta nel 1589, e posta ad un incrocio tra Via Castagnola di Sopra e Via Petroniano, due vie principali del paese di Castagnola, lacrimò. Le lacrime furono asciugate con un fazzoletto da una donna che passava sulla strada, che la tradizione le affida il nome di “Mattana”. A partire da questo evento, 19 capofamiglia del territorio castagnolese chiesero ed ottennero dal Vescovo di Luni-Sarzana – Diocesi sotto la quale ecclesialmente dipendeva il territorio di Massa e Carrara - l’edificazione di un piccolo oratorio in cui potessero collocare la “maestà ” raffigurante la Madonna col bambino Gesù, che assunse da quel momento il titolo di “Madonna del Pianto”. Con atto notarile gli stessi capofamiglia si impegnarono a sostenere le spese occorrenti per l’edificazione dell’oratorio ed, in seguito, impegnarono i loro eredi ad abbellirlo e renderlo sempre più adeguato ad un luogo di culto. La costruzione dell’edificio termina nel 1654.
Nel susseguirsi degli anni aumentò la popolazione castagnolese e di conseguenza anche il culto, così nacque una confraternita il 31 gennaio 1775 sotto il nome di Maria SS.ma che contava 381 iscritti e l’oratorio venne eretto a Curazia autonoma e definiti i confini il 20 dicembre 1776 dal vescovo di Luni, Mons. Lomellini.
Il 18 febbraio 1822 la Curaziapassò, insieme alle altre parrocchie del territorio, alla Diocesi di Massa.
Fin quando nel 1855 insorse in tutta Europa un'epidemia di colera che non risparmiò il granducato di Toscana. Le preghiere alla Madonna del Pianto della gente castagnolese risparmiarono dal morbo l’intero paese, che festeggiò il fatto con un triduo di ringraziamento alla Madonna del Pianto e restaurando la Curazia, costruendo un altare in marmo al di sopra del quale fu collocata l’immagine.
Il 24 marzo 1864 la confraternita rinnovò la costituzione acquisendo il nuovo nome di SS.mo Sacramento, che tuttora esiste.
Nel Settembre del 1875 iniziarono i lavori per la costruzione della seconda navata, dedicata alla Madonna Addolorata, che terminarono nel 1886.
Nel 1887 la Curazia contava 1400 anime e 341 famiglie.
Nel 1904 fu costruito il battistero e iniziò l’amministrazione del sacramento del Battesimo.
Nel 1927 fu costruita la terza navata dedicata al Sacro Cuore di Gesù.
Il 24 giugno 1941la Curazia fu eretta a parrocchia e nel 1948, terminati i restauri post-bellici, la chiesa acquistò l’aspetto che oggi conserva e l’immagine della Madonna del Pianto venne traslata nella sede attuale, cioè nella parte superiore dell’abside.
Non essendo a conoscenza del giorno di novembre in cui lacrimò, e non essendo il mese autunnale propizio per feste all’aperto, la festa negli anni fu spostata al Lunedì dopo la Pentecoste. Oggigiorno la festa è molto sentita con una processione il sabato e veglia di preghiera la domenica precedenti alla festa. Nel 1874 il curato don Belloni Tommaso compose la preghiera alla “Madonna del Pianto” che ancora oggi i castagnolesi recitano alla fine della messa per tutto il mese di maggio:
O amorosissima Madre,
eccoci prostrati innanzi al trono della Tua misericordia
ad implorare grazie, benefici, benedizioni.
Ti preghiamo, cara Madre,
di rivolgere verso di noi
i tuoi occhi pieni di bontà e di amore.
Te ne preghiamo per quelle lacrime
che un giorno versasTi da codesta sacra Immagine,
per intenerire i nostri cuori
e muoverli a pentimento dei nostri peccati.
Mostra, cara Madre, al Tuo Divin Figlio
le lacrime che Tu spargesti al nostro vantaggio
ed Egli ci concederà quanto gli chiediamo per la Tua intercessione.
Possibile che il Tuo Divin Figlio Gesù voglia negare
ad una madre sì tenera quale Tu sei tale grazia?
Mamma, pensaci Tu.
Egli ci concederà quanto gli domandiamo
per la salute nostra spirituale e temporale. Amen.
Autore: Diego Bassi
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