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Beato Riccardo (Albino) Guerra Villaizán Religioso e martire

Festa: 15 febbraio

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Arenilla de Riupisuerga, Spagna, 14 settembre 1913 – Barcellona, Spagna, 15 febbraio 1937

Albino Guerra Villaizán nacque il 14 settembre 1913 ad Arenilla de Riupisuerga, presso Burgos. Fu battezzato il 17 dello stesso mese. Finito il noviziato a Marsiglia, professò i voti nella Congregazione di San Pietro in Vincoli nel 1931, col nome di fratel Riccardo. Trasferito a Barcellona, continuò i suoi studi, dando prova in pari tempo di essere un buon educatore, gioviale e comprensivo. Nel 1936 aveva finito il secondo anno di Teologia ed era stato ammesso alla professione perpetua, quando scoppiò la guerra civile spagnola, presto accompagnata dalla persecuzione religiosa. Dopo che fu assaltata la casa di Barcellona della sua Congregazione, riuscì a scappare: come altri religiosi, dovette essere accolto in varie abitazioni. Il 15 febbraio 1937 era in visita a due confratelli che avevano trovato riparo in casa del signor Gregorio Díez Blanco, quando fu arrestato. Insieme a loro, al padrone di casa, a sua sorella e al loro amico Eliseo Moradillo García, furono rinchiusi nella “checa” (prigione improvvisata) del monastero di Sant’Elia, poi condotti sulla strada de La Rabassada e assassinati. I loro corpi furono gettati in una fossa comune. Fratel Riccardo aveva ventitre anni. Insieme ai suoi compagni di martirio, ad altri religiosi della stessa Congregazione e a quattro suore di due congregazioni distinte, è stato beatificato il 10 novembre 2018 a Barcellona, sotto il pontificato di papa Francesco. La sua memoria liturgica cade il 6 novembre, giorno in cui tutte le diocesi spagnole ricordano i Martiri del XX secolo.



Albino Guerra Villaizán nacque il giorno 14 settembre 1913 ad Arenilla de Riupisuerga un piccolo comune spagnolo situato nella comunità autonoma di Castiglia e León in provincia di Burgos.
Fu battezzato tre giorni dopo la sua nascita, il 17 settembre.
Sentita la vocazione religiosa decise di entrare nella Congregazione di San Pietro in Vincoli (Congregación de San Pedro ad Vincula), una famiglia religiosa fondata nel 1834 dal sacerdote Joseph-Marie Fissiaux, a Marsiglia che aprì la sua prima comunità in Spagna nel 1884.
Dopo il noviziato a Marsiglia, a soli diciotto anni, nel 1931 fece la sua prima professione e venne chiamato fratel Riccardo.
Subito ritornò a Barcellona per proseguire negli studi. Durante questo periodo viene ricordato come un religioso che “diede prova di essere un buon educatore, gioviale e comprensivo”. Nella capitale della Catalunia, fratel Riccardo rimase fino al 1936. Nello stesso anno, dopo aver frequentato il secondo anno di Teologia, fu ammesso alla professione perpetua.
Era l’anno dello scoppio della guerra civile spagnola che portò alla terribile persecuzione religiosa spagnola.
Nello stesso anno i miliziani lo espulsero insieme a tutta la sua comunità religiosa dalla casa di Barcellona della Congregazione di San Pietro in Vincoli, detta Asilo Durán. Fratel Riccardo riuscì a scappare e fu accolto in varie abitazioni.
Il giorno 15 febbraio 1937 era in visita a due suoi confratelli, che si erano rifugiati nella casa dei fratelli Gregorio e Camila Díez Blanco, quando fu preso dai miliziani.
Proprio in quel giorno, fratel Riccardo fu arrestato con altri due confratelli e alcuni laici che li avevano aiutati. In sei furono imprigionati e rinchiusi nella prigione improvvisata, detta “checa” nel monastero di Sant’Elia. Subito dopo i sei prigionieri condotti nella strada de la Rabassada, furono giustiziati e i loro corpi furono gettati in una fossa comune.
Fratel Riccardo (Albino) Guerra Villaizán ventitré anni.
Chi lo conosceva, ne ha fissato il suo ricordo con queste parole: “Era un religioso virtuoso, prototipo del buon educatore, gioviale e completo”.
Insieme ai suoi compagni di martirio, ad altri religiosi della Congregazione di San Pietro in Vincoli e a quattro suore di due congregazioni distinte, papa Francesco, il giorno 18 dicembre 2017, ricevendo in udienza il cardinal Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui i sedici Servi di Dio potevano essere dichiarati martiri.
La loro memoria liturgica cade il 6 novembre, giorno in cui tutte le diocesi spagnole ricordano i Martiri del XX secolo.
Riccardo (Albino) Guerra Villaizán, insieme ai suoi compagni di martirio, Angelo de la Iglesia Ocina, Acacio (Acacio Maria) Calleja Santamaría, Gregorio Díez Blanco, Camila Díez Blanco ed Eliseo Moradillo García, sono stati beatificati a Barcellona nella basilica della Sagrada Família a Barcellona, dal cardinal Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, quale delegato del Santo Padre, il giorno 10 novembre 2018.


Autore:
Mauro Bonato

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Aggiunto/modificato il 2020-02-19

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