Il beato Antonio Bembo è un monaco gesuato vissuto a cavallo tra i sec. XIV e XV. Di nobile famiglia veneta, figlio di Leonardo fu tra i primi seguaci dei gesuati.
Le poche notizie su questo beato veneziano sono riportate da don Antonio Niero nel volume “Santi e beati veneziani”.
Non sappiamo la data di nascita del beato Antonio Bembo, anche se di sicuro la possiamo collocare dopo il 1370. Probabilmente abitava a San Trovaso di Venezia, dove dimorava il casato dei Bembo, vicino al convento dei gesuati. Non conosciamo nulla sulla sua formazione, anche se la tradizione lo ricorda con il titolo di letterato.
Nel 1395, una volta vestito l’abito dei gesuati, si tramanda che tra le virtù del beato Antonio primeggiava il silenzio e l’amore per le occupazioni più umili.
Sappiamo che nel 1422 era accanto al suo confratello, il beato Antonio Michel, nel momento della malattia e della sua morte.
Infine non sappiamo in che anno che si trovasse a Pistoia, quando si ammalò gravemente. In quell’occasione un suo confratello, frà Romolo si recò da lui per “confortarlo e conoscere la virtù”. Chiedendogli di manifestargli i segreti del cuore come se fosse il suo direttore e padre spirituale.
In quell’’occasione il beato Antonio Bembo dopo avergli rilevato l’esatta data della sua morte, gli chiese che nel momento del suo trapasso venisse e accompagnato con il canto dei monaci.
Inoltre gli chiese di recarsi a Firenze dopo la sua morte per convincere un certo frà Anselmo a non abbandonare il vestito dei gesuati e a non compiere alcun furto sacrilego nella sacrestia della chiesa.
Nell’aggravarsi delle sue condizioni, dopo che i confratelli intonarono una “lauda sacra”, il beato Antonio alzatosi sul letto abbracciò tutti i presenti e si fece benedire da frà Romolo.
Sappiamo che il beato Antonio Bembo morì a Pistoia nel 1436. Nel testo di Paolo Morigi “Historia degli huomini illustri per santità e per nobiltà di sapere che furono Gesuati” viene riportata l’elegante iscrizione sepolcrale relativa la beato Antonio Bembo.
Non esiste alcuna memoria circa il culto e la festa per il beato Antonio Bembo gesuato, mentre alla Madonna dell’Orto di Venezia, nel corpus iconografico voluto da patriarca Tiepolo, c’è una sua immagine.
Autore: Mauro Bonato
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