XIX sec.
Nato nel villaggio di Lardos, sull'isola di Rodi, durante l'occupazione turca, decise di farsi monaco dopo aver avuto una visione in cui gli veniva indicato un luogo dove avrebbe trovato un'icona di Maria. Fondò il monastero di Panagia Ypseni, dove visse una vita ascetica, aiutando i bisognosi e insegnando alla popolazione locale. Calunniato dai turchi, fu perseguitato e riuscì a provare la sua innocenza solo prima di morire.
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Il giorno 10 dicembre 2013, il Santo Sinodo del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ha deciso l’inclusione formale nella lista dei santi, di due nuovi monaci.
Si tratta di Melezio di Lardos con la propria festa nel giorno 12 febbraio e Porfirio di Kafsokalivia con la festa nel giorno 2 dicembre.
San Melezio (Meletios di Ypseni o Meletios di Lardos) al secolo Emanuele, nacque nel villaggio di Lardos, sull’isola di Rodi, durante il periodo dell’occupazione turca.
Anche se ebbe una limitata istruzione, grazie alla sua intensa vita di preghiera fin da giovane, decise di farsi monaco, dopo che aveva avuto una visione in cui gli veniva indicato un luogo dove avrebbe trovato un’icona di Maria alla base di un albero.
Nel 1855, fondò il piccolo monastero di Panagia Ypseni a Rodi di cui divenne abate e visse tutta la vita nella più stretta osservanza ascetica, aiutando solo le persone ammalate e ammaestrando la popolazione locale.
Calunniato dai turchi, gli fu posta una taglia sulla testa e solo prima di morire riuscì a provare la sua innocenza.
Le sue reliquie ancor oggi continuano ad emanare un profumo dolce, che i devoti ritengono sia il segno della sua santità.
Non sappiamo il giorno in cui morì.
La festa per san Melezio di Lardos è stata fissata nello stesso giorno della festa del San Melezio, vescovo di Antiochia, il 12 febbraio.
Autore: Mauro Bonato
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