Maria Antonia Schiapparoli nacquea Castel San Giovanni il 19 aprile 1815. Figlia di un arrotino, la primogenita, essendo in pericolo di vita fu battezzata dalla levatrice. Nacquero poi Luigia e Giustina, ma la madre Giovanna Passera morì nel 1824. Il padre Clemente,che poco dopo si risposò, con la famiglia nel 1832 si trasferì a Voghera. Nel 1835 le tre giovani entrarono a Pavia nell’Istituto - chiamato “Stabilimento delle Benedettine” - voluto da Santa Benedetta Cambiagio Frassinello, dove conseguirono il diploma di maestra. Maria fu sempre molto legata alla sorella Giustina, insieme condivisero la vocazione religiosa, si affezionarono a Madre Benedetta diventando loro collaboratrice. Nel 1838, quando la Santa lasciò Pavia per rientrare a Ronco Scrivia, la seguirono. La sorella Luigia invece tornò in famiglia, il padrenel 1845 dovette nuovamente piangere la morte della moglie. Luigia, malata e quasi cieca, morì tre anni più tardi.
Tornate nella casa paterna, con due compagne, Maria e Giustina aprirono una scuola per bambine, ispirandosi all’opera della Frassinello. Nel 1849 ebbe così origine una nuova congregazione di suore, le Benedettine della Divina Provvidenza, già l’anno seguente approvate canonicamente dal vescovo di Tortona. Finalità del nuovo Istituto era l’educazione della gioventù povera con un fiducioso abbandono nella Divina Provvidenza, seguendo il motto benedettino: Ora et labora. Furono ben presto apprezzate da tutti, seguite spiritualmente dai Francescani di Voghera. A costo di grandi sacrifici accolsero sempre le bambine che bussavano alla porta del “Cenobio delle Benedettine”, come venne chiamata la loro casa. Quando il padre morì,nel 1853, poterono dedicare ogni energia alla loro opera. Si delineavano intanto i differenti caratteri delle due sorelle: Giustina, pur essendo più giovane, aveva un carattere più forte e, nella veste di superiora, fu lei a trattare con le autorità locali il riconoscimento dell’ente, sia dal punto di vista ecclesiastico che giuridico. Poterono aprire nuove case, tra le prime Castel San Giovanni, il loro paese natale. Fu redatto il regolamento, sostanzialmente ispirato a quello dell’Istituto Cambiagio-Frassinello. Con la fondazione della Casa di Vespolate (Novara),nel 1869,avvenne il distacco tra le due sorelle. Maria aprì in quel piccolo paese un asilo, una scuola femminile e poi una scuola maschile (una prima classe elementare). Poi nel 1870 un laboratorio di ricamo e anche a Vespolate arrivarono nuove vocazioni. Madre Giustina morì a Voghera il 30 novembre 1877 mentre era Superiora Generale. Tre giorni dopo Maria fu chiamata a Voghera, nominata a succedere alla sorella con l’assenso del vescovo. Nel gennaio seguente però sentì troppo gravoso il peso del governo di tutta la congregazione, anche per l’età avanzata. Chiese quindi di tornare a Vespolate. Aveva sempre preferito una vita più umile e nascosta, il suo fu sempre uno spirito di servizio, accompagnato dalla dolcezza nel trattare le bambine affidate all’Istituto. Veniva chiamata la “santa ombra” della sorella, faceva il bene senza rumore. Morì il 2 maggio 1882 a Vespolate.
La congregazione ricevette il decreto papale di lode il 10 febbraio 1936 e l’approvazione definitiva della Santa Sede il 25 ottobre 1943. Nel 1936 ci furono le prime fondazioni oltre oceano, in Brasile. Le suore Benedettine della Divina Provvidenza sono oggi presenti in Albania, Bolivia, Brasile, Guinea-Bissau, Kenya, Mozambico, Tanzania, Malawi, Sri Lanka, India, Messico, Paraguay, Argentina e Romania. Il 6 marzo 2018 è stato pubblicato il decreto sulla venerabilità delle due sorelle Fondatrici.
Autore: Daniele Bolognini
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