Montemaggiore Belsito, Palermo, 10 ottobre 1742 - Monreale, Palermo, 18 aprile 1805
Mercurio Maria Teresi nacque il 10 ottobre 1742 a Montemaggiore Belsito, in diocesi di Cefalù. Allievo esterno del Collegio Massimo di Palermo, retto dai padri Gesuiti, completò gli studi presso il Seminario Diocesano di Cefalù. Ordinato sacerdote il 21 settembre 1765, fu nominato direttore spirituale e professore di Teologia morale nel Seminario Vescovile di Cefalù. Due anni dopo lasciò l’incarico, per dedicarsi alle missioni al popolo: percorse la Sicilia per quasi quarant’anni. La sua predicazione attirò anche molte critiche e accuse, alle quali ribatté con «L’Autodifesa». Nel 1796 fu nominato Canonico della Chiesa Metropolitana di Palermo e, l’anno successivo, parroco di Sant’Agata Vergine e Martire a Montemaggiore Belsito. Il 24 maggio 1802 fu nominato da papa Pio VII arcivescovo metropolita di Monreale e ordinato vescovo il 13 giugno seguente. Il suo ministero durò appena tre anni: il suo fisico era infatti segnato dalle fatiche e dai lunghi viaggi. L’11 aprile 1805 si sentì male dopo aver celebrato la Messa del Giovedì Santo; morì una settimana dopo, a Monreale. Il 17 marzo 2021 papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto sull’eroicità delle virtù di monsignor Teresi, i cui resti mortali riposano presso la Basilica minore (lui stesso la elevò a quel titolo) di Sant’Agata Vergine e Martire di Montemaggiore Belsito.
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Nascita, infanzia e sacerdozio
Mercurio Maria Teresi nacque il 10 ottobre 1742 a Montemaggiore Belsito da Cruciano e Margherita Nasca, e nello stesso giorno fu battezzato dallo zio, don Antonino Teresi.
La sua educazione religiosa risentì molto della presenza incisiva degli zii sacerdoti Don Antonino e Don Filippo Teresi.
Intraprese e completò i suoi studi, compresa la Teologia, come allievo esterno nel Collegio Massimo dei Padri Gesuiti di Palermo.
Tradizionalmente è riportato che Mercurio Maria Teresi “ben presto mostrò singolare pietà, ma sembrava negato agli studi per la sua mente ottusa. In seguito però, dopo le continue preghiere davanti alla statua della Madonna dell’Udienza, secondo la tradizione, si sentì posare una mano sulla testa ed ottenne una tale intelligenza che, a 18 anni poté scrivere la prima opera sull’Immacolato Concepimento di Maria, seguita da un altra all’età di appena 20 anni”.
Infatti, aveva diciotto anni quando nel 1760 scrive la sua prima opera sull'Immacolato Concepimento di Maria.
Nel mese di novembre del 1762 per continuare i suoi studi si trasferisce nel Seminario Diocesano di Cefalù.
Il 21 settembre1765, fu ordinato sacerdote a Polizzi Generosa, dal vescovo mons. Gioacchino Castelli e subito dopo fu nominato direttore spirituale e professore di Teologia morale nel seminario vescovile di Cefalù.
Missionario
Due anni dopo lasciò la cattedrale di Cefalù e il seminario per dedicarsi con tutto l’entusiasmo sacerdotale che gli era caratteristico, per dedicarsi alle Sante missioni. Da allora, l’ideale della sua vita fu, portare per quasi quarant’anni in ogni angolo della Sicilia la parola di Dio.
Iniziò il suo apostolato missionario prima a Geraci Siculo, poi a Nicosia, Mazzarino, Terranova, Sperlinga, e ancora nelle Diocesi di Cefalù, Messina, Catania, Siracusa, Agrigento, Mazzara, Caltagirone, Monreale e Palermo.
Nel 1791 iniziò una vera e propria un'azione diffamatoria contro Mercurio Maria Teresi con libelli infamanti, stampati e diffusi per tutta la Sicilia e inviati anche a Roma.
Mons. Mercurio per difendersi dalle accuse scriverà un testo chiamato "L'Autodifesa".
Nel 1792 monsignor Ferdinando Sanseverino arcivescovo di Palermo lo volle a Palermo e nella sua Diocesi.
Parroco a Montemaggiore Belsito
Cinque anni dopo nel 1797, don Mercurio è nominato parroco di Montemaggiore Belsito, incarico che manterrà per circa cinque anni.
Mentre era parroco, viene invitato alla corte di Palermo da Ferdinando III e dalla regina Carolina. I sovrani poterono conoscere le qualità del sacerdote e comprendere la fama che si meritata durante la predicazione nelle missioni in Sicilia.
Il re gli chiese di tenere un corso di Sante missioni per lui e per tutta la corte; inoltre la regina lo volle come suo confessore personale. Infine, la regina anche quando era lontana, e si trovava a Vienna o a Napoli, ricorreva a don Mercurio per ottenere preziosi consigli.
Arcivescovo
Papa Pio VII, il giorno 24 maggio 1802, lo nominò arcivescovo di Monreale.
Il giorno, 13 giugno 1802 è stato consacrato arcivescovo metropolita di Monreale, alla presenza di re Ferdinando e della famiglia reale, dal vescovo di Cefalù, mons. Francesco Vanni. Concelebranti nella cerimonia furono l’arcivescovo Alfonso Airoldi, giudice del Tribunale della Regia Monarchia e il vescovo di Catania, mons. Gabriele Maria Gravina.
Nello stesso anno, il 28 settembre, mons. Mercusio Maria Teresi, consacrò a Basilica la chiesa Madre di Montemaggiore Belsito.
Rimarrà nella sua carica di Arcivescovo per soli tre anni.
Morte
Mons. Mercurio Maria Teresi, è morto a Monreale, il giorno 18 aprile 1805.
E’ tradizione riportare che nell’ora in cui moriva il santo vescovo, le campane della chiesa parrocchiale di Montemaggiore Belsito, che lui volle elevare a Basilica minore, suonarono da sole per dare l’annuncio del suo decesso.
Dopo la morte, il suo cuore e la sua lingua sono state portate e conservate nella chiesa Madre, la basilica montemaggiorese.
Nel 1905, in occasione del centenario dalla sua morte, è stata effettuata la ricognizione del suo cuore e della sua lingua.
Il 28 aprile 1926 le spoglie di mons. Mercurio Maria Teresi, a distanza di centoventun anni dalla morte, ritornano al suo paese natale, e sono state poste nella basilica.
In quell'occasione è stata effettuata la ricognizione del suo corpo.
Nel 1926, Papa Pio XI, nella Bolla pontificia con la quale innalzava la cattedrale di Monreale a Basilica minore, scrisse di Lui: "La fama di santità di Mercurio Maria Teresi in questi ultimi tempi si è accresciuta ed estesa dappertutto".
Il giorno 2 novembre 1930, è stata eseguita la seconda ricognizione sul corpo di monsignor Teresi.
Il processo per la beatificazione e canonizzazione
Il 24 ottobre 1931 prende avvio, a Montemaggiore Belsito, la causa di beatificazione per mons. Teresi, che secondo gli abitanti del luogo era morto "in concetto di santità". Tale processo, però, non avrà alcun seguito, perché essendo Monreale il luogo della sua morte, Montemaggiore non era la sede competente, per tale iniziativa.
Nel 1961 inizia, a Monreale il processo per la causa di beatificazione di mons. Mercurio Maria Teresi, dopo che è stata effettuata la terza ricognizione sulla salma, il cuore e la lingua del Servo di Dio.
Ma anche quel processo si arrestò.
Si dovrà aspettare l’anno 1983 quando si terrà, a Montemaggiore Belsito, il processo canonico diocesano (è il terzo) per la causa di beatificazione e canonizzazione del vescovo, mons. Marcurio Maria Teresi.
Nel 1984 è stato costituito anche un comitato "Pro Causa di Beatificazione di Mons. Mercurio Maria Teresi" e il 17 aprile 2005 il vescovo della diocesi di Cefalù, mons. Francesco Sgalambro insediò il Tribunale Ecclesiastico per completare l'inchiesta diocesana per la causa di canonizzazione. Il canonico Giuseppe Licciardi, pro Vicario generale è stato nominato delegato vescovile nell’inchiesta diocesana per la Causa del Servo di Dio, Mercurio Maria Teresi.
La fase diocesana del processo, si è conclusa nel 2006.
In data 18 marzo 2021, con l’approvazione delle virtù eroiche del servo di Dio, papa Francesco lo ha dichiarato venerabile.
PREGHIERA
O Gesù che hai detto: “Io sono il buon pastore;
il buon Pastore da’ vita per le sue pecorelle”
per i meriti e l’Intercessione del Cuore Immacolato di Maria
ti Preghiamo di glorificare anche in terra
il tuo Servo Mons. Mercurio Maria Teresi, che,
vero Pastore nel gregge della tua chiesa,
seppe farsi tutto a tutti,
non ricusando mai pene, sacrifici e fatiche
per il bene delle anime e
l’avvento del tuo regno. Amen
(Si chiedano le grazie)
Salve regina, tre Gloria al Padre.
Autore: Mauro Bonato
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