Granada, Spagna, 5 gennaio 1852 – Granada, Spagna, 14 febbraio 1914
Dopo aver conseguito il diploma di maestra elementare entrò nell’antico Beaterio di San Domenico, che era stato fondato nel 1539 a Granada. Nel 1883, dopo la sua nomina a Priora e dopo aver costatato la grande ingiustizia che subivano le ragazze e le giovani donne che non avevano alcun diritto all’istruzione, volle riformare il Beaterio aprendolo all’apostolato dell’insegnamento. Nel 1907 riuscì a concludere il suo progetto facendo nascere la Congregazione di San Domenico di Granada.
|
Teresa Titos y Garzón nacque il 5 gennaio 1852 a Granada in Spagna, da Fernando Titos e Isidora Garzón. Era la più piccola dei sei figli.
Quando sua madre morì e le sue sorelle era già sposate, Teresa rimase a vivere con il padre molto malato.
Nel 1871, a vent’anni, dopo la morte del padre e aver conseguito il diploma di maestra elementare entrò nel Beaterio di San Domenico, che era stato fondato nel 1539 a Granada. In quella comunità vigeva una disciplina simile a quella di un monastero simile a quella del Terz’ordine domenicano regolare.
Nel 1882 è stata nominata superiora della comunità, e in quanto tale dedicò tutte le sue energie all'insegnamento dell'umiltà e al perseguimento, se possibile, della più alta perfezione.
Nel 1883, dopo la sua nomina a Priora e dopo aver costatato la grande ingiustizia che subivano le ragazze e le giovani donne che non avevano alcun diritto all’istruzione, volle riformare l’antico Beaterio aprendolo all’apostolato dell’insegnamento.
Fu così che nel 1907 riuscì a concludere il suo progetto facendo nascere la Congregazione di San Domenico di Granada, che avesse alla base delle specifiche Costituzioni, e che si occupasse dell’istruzione gratuita per le fanciulle e le donne.
Suor Teresa seppe guidare la sua comunità con umiltà e dedizione. Fu donna di preghiera sempre attenta ai poveri e dalle innovative intuizioni pedagogiche. Era convinta che “Noi siamo gli aiutanti di Dio. Lavora per studiare, correggere e perfezionare secondo gli occhi di Dio il cuore e la comprensione delle ragazze che sono alle tue cure. Questo lavoro esige da parte dei maestri una fede ardente, grande cura, molto discernimento e prudenza, conoscenza, costante attenzione e un continuo ricorso a Dio”.
Attraverso il “Plan de la Vita”, un regolamento quotidiano approvato dal suo confessore, seppe testimoniare l’amore di Dio attraverso la sua massima attenzione per le consorelle e per quanti si avvicinarono alla sua congregazione.
Inoltre è stata una religiosa che ha fatto conoscere il celebre scrittore spirituale, il domenicano Luigi di Granada.
Madre Teresa di Gesù morì in concetto di santità il 4 febbraio 1915. Tutta la città di Granada venne a salutare la “Santa Madre” com’era chiamata, il cui corpo era adornato di violette simbolo dell’umiltà che la caratterizzò per tutta la vita. Il tempio era pieno di fedeli e i funerali furono celebrati dall’arcivescovo di Granada e dalla la maggioranza dei parroci della città.
Dopo i suoi funerali fu sepolta nel Beaterio, che era divenuto la Casa Generalizia della nuova congregazione.
Il processo di Beatificazione
Il processo per la beatificazione di Suor Teresa di Gesù, promosso dalla Congregazione di San Domenico di Granada, ottenne il nulla osta il 20 gennaio 1990 e il 9 febbraio dello stesso anno è stato aperto il processo informativo diocesano.
Gli atti relativi al processo diocesano, inviati alla Congregazione delle Cause dei Santi il 20 maggio 1991, sono stati approvati con il decreto emesso il giorno 11 novembre 1994.
Autore: Mauro Bonato
|