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VI sec.
Vescovo di Populonia vissuto nel VI secolo. Nella cronotassi della diocesi, il cui titolo anticamente fa riferimento alla città etrusca di Pupluna e abbandonata dai vescovi all’inizio del IX secolo, è stato inserito prima di san Cerbone, attestato tra gli anni 546-575. San Gragorio lo cita quale testimone che vide l’anima di san Cerbone portata in cielo dagli angeli. Alcuni studiosi che lo identificano con San Fiorenzo venerato in Campiglia Marittima, di cui è il patrono principale festeggiato il 15 maggio. Inoltre, non è da confondere con l’omonimo San Fiorenzo venerato in Corsica, il cui corpo secondo la leggenda è giunto in toscana in un sarcofago sulle onde del mare.
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La figura di San Fiorenzo di Populonia, vescovo vissuto nel VI secolo, si erge avvolta da un alone di fascino e mistero. Le informazioni su di lui, pervenuteci da fonti storiche frammentarie e intrecciate con elementi agiografici, invitano ad un'analisi attenta e ad un approccio critico che sappia districare la storia dalla leggenda.
San Fiorenzo visse in un'epoca di profondi mutamenti per la società e la religione nell'Italia tardoantica. Populonia, antica città etrusca un tempo fiorente, versava in un periodo di declino, segnato dall'invasione dei Longobardi e dalla progressiva spopolamento. In questo contesto, Fiorenzo svolse il suo ruolo di vescovo con dedizione e tenacia, guidando la comunità cristiana locale e preservando la fede in un periodo turbolento.
Un'importante testimonianza sulla vita di San Fiorenzo ci perviene dai "Dialoghi" di San Gregorio Magno, Papa vissuto tra il VI ed il VII secolo. In quest'opera, Gregorio Magno narra la vicenda di San Cerbone, vescovo di Populonia successore di Fiorenzo. Secondo il racconto, Fiorenzo fu testimone oculare dell'ascesa al cielo dell'anima di San Cerbone, evento prodigioso che ne confermò la santità.
La venerazione di San Fiorenzo si diffuse in diverse località dell'Italia centrale. In particolare, alcuni studiosi lo identificano con il San Fiorenzo patrono di Campiglia Marittima, dove le sue reliquie sono custodite e celebrate il 15 maggio di ogni anno. Tuttavia, è importante sottolineare che questa identificazione non è unanimemente accettata e necessita di ulteriori approfondimenti storico-critici.
Per evitare confusioni, è importante distinguere San Fiorenzo di Populonia da San Fiorenzo venerato in Corsica. Quest'ultimo, secondo la leggenda, giunse miracolosamente in Toscana trasportato dal mare su un sarcofago. Le loro storie e i loro culti sono indipendenti e non devono essere mescolati.
Autore: Franco Dieghi
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